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Ombre sull’organizzatore della nuova fiera degli sposi

Va in scena un copione già visto. L’imprenditore indebitato, i creditori che lo segnalano ai media. L’uomo si difende: «È vero. Devo soldi a qualcuno, ma…»
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Ombre sull’organizzatore della nuova fiera degli sposi
Va in scena un copione già visto. L’imprenditore indebitato, i creditori che lo segnalano ai media. L’uomo si difende: «È vero. Devo soldi a qualcuno, ma…»
LUGANO – «Quell’uomo deve soldi a più persone. Come è possibile che la Città di Lugano gli conceda ancora di organizzare una fiera?». Se lo chiedono in diversi in vista di Wedding Lugano, la nuova “f...

LUGANO – «Quell’uomo deve soldi a più persone. Come è possibile che la Città di Lugano gli conceda ancora di organizzare una fiera?». Se lo chiedono in diversi in vista di Wedding Lugano, la nuova “fiera degli sposi”, in programma per il prossimo weekend.

Vi ricordate la famigerata Fiera del Beauty? La organizzava un imprenditore di origine portoghese. L’evento nel 2018 venne bloccato a più riprese, per scarsa chiarezza. E alla fine naufragò.

Ebbene, quella storia sta avendo strascichi di non poco conto. L'uomo che fece da garante al portoghese, organizzatore della fiera della bellezza, oggi è al timone proprio di Wedding Lugano. E si trova confrontato con un importante buco finanziario.

Viva la sincerità – Un buco abbastanza grosso considerando la sua piccola società a garanzia limitata. Di fronte alle domande di Tio/ 20 Minuti, l’organizzatore di Wedding Lugano non si è nascosto. «È vero, ho dei debiti in giro – conferma –. Ma piano piano li salderò. La mia situazione personale è legata alla fiera del Beauty del 2018. Ho in ballo un precetto esecutivo da 57'000 franchi con l’organizzatore di quell’evento. Una persona per la quale sono stato garante. Sono anche io una vittima».

Si chiude una ditta, se ne apre un’altra – Il nostro interlocutore qualche tempo fa avrebbe fatto fallire la sua ditta. Per poi riaprirne un’altra. Fabio Schnellmann, capo ufficio del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi a Lugano, è perplesso. «Prima di tutto constato un problema legislativo. Ci sono delle lacune in Ticino. Non è possibile che una persona possa aprire e chiudere ditte in continuazione. Quando uno fallisce più volte, dovrebbe essere fermato». 

Più rigidità – Detto questo Schnellmann puntualizza come l’uomo in questione sia stato corretto con la Città. «Noi siamo stati chiari con l’organizzatore. O paga tutto in anticipo, o la cosa non si fa. I soldi li ha versati. Posso confermarlo. Siamo diventati più severi, decisamente più rigidi, viste le esperienze negative del recente passato. Sbagliare una volta si può. Ma non ci sta che uno perseveri. Se non ci sono adeguate garanzie, non concediamo più nulla». 

La promessa – L’organizzatore di Wedding Lugano cerca di rassicurare tutti. «Ho versato i soldi che la Città mi ha chiesto. E questo dimostra le mie buone intenzioni. D’altra parte per me questa fiera rappresenta un punto di partenza. Avremo una trentina di espositori. Non ci sarà un utile economico. Semplicemente non volevo fare perdere alla Città un evento legato agli sposi. L’ultima edizione si era svolta a novembre 2018 sotto un’altra gestione. Sono una persona di parola. Non sono un imprenditore inaffidabile».

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