Il comitato Pro Città Vecchia si fa portavoce di abitanti e commercianti che non hanno apprezzato la rappresentazione del quartiere nel documentario di Paolo Vandoni. Anche il PPD si unisce
LOCARNO - «Quella proposta dalla Rsi e dal regista Paolo Vandoni è una visione unilaterale del nostro quartiere, legata a pochi personaggi, la maggior parte dei quali poco o per nulla rappresentativi della realtà del centro storico di Locarno. Un’immagine distorta e falsa della realtà». Non usa mezzi termini il comitato Pro Città Vecchia. Il pomo della discordia è il documentario “Città vecchia, vita nuova”, di Paolo Vandoni, trasmesso dalla Rsi domenica sera a “Storie”.
Nella presentazione del documentario, si legge: «I genitori dell'autore Paolo Vandoni abitano da molti anni in Città vecchia. Quale miglior luogo per venire ad abitare e magari realizzare un film sulle persone che vivono o lavorano nella Città Vecchia?». Ma il risultato sembra non essere piaciuto a «molti locarnesi» di cui il comitato Pro Città Vecchia si fa portavoce. «Moltissimi ci hanno interpellato a conclusione del filmato lamentando di non riconoscersi nell’immagine crepuscolare, buia, a tratti cupa e triste del quartiere in cui abitano, lavorano, trascorrono il tempo libero e vengono per i loro acquisti», si legge nel comunicato stampa.
Il comitato Pro Città Vecchia lamenta l’immagine mostrata dal documentario, a loro dire, «una sorta di “dimissione” da parte di alcuni, di trasferimento da parte di altri, di solitudine, un quartiere sottotono». Mentre «molti abitanti e commercianti», che hanno avuto «una reazione a tratti indignata», vorrebbero sottolineare come il loro quartiere sia «vivo, animato, colorato, allegro».
La sentenza sul documentario da parte del comitato è una: «La maggior parte della gente che conosce il centro storico di Locarno non vi si riconosce». E «vengono offuscati anche gli sforzi dell'associazione per il suo promovimento sociale ed economico».
Si unisce il PPD - La sezione del Partito Popolare Democratico di Locarno parla di «stupore» e «malcontento» in merito al documentario. «Il problema è l’immagine veicolata verso chi il quartiere non lo conosce o non l’ha mai frequentato, un’immagine che non rende onore alle tante persone e associazioni che animano economicamente, socialmente e culturalmente il centro storico». Il PPD si dissocia da «un’immagine che non si può accettare», contrapponendola a quella di «un luogo magico, in perenne evoluzione».
«La Città Vecchia è molto altro» - Anche il sindaco di Locarno ha espresso il suo parere sul documentario di Paolo Vandoni. Lo ha fatto con una riflessione pubblicata sulla sua pagina Facebook (e da la Regione). «Vandoni fa bene a ricordarci che se non ci prendiamo cura dei luoghi, o se li diamo per scontati, essi appassiranno come un fiore. Eppure, trovo che la Città Vecchia sia anche molto, ma molto altro». Per Alain Scherrer «con il documentario appena trasmesso si è persa un’occasione per raccontare un quartiere che è sì nato in un’epoca completamente diversa ... ma che è al contempo un luogo dinamico...». Un luogo che «non sta morendo, anzi, passando, si trova l’infinito nell’umiltà».