Il caso di un ticinese "pizzicato" di sabato pomeriggio nei posteggi riservati ai docenti di Ascona. Caso isolato? No. È boom di multe analoghe in tutto il Ticino
ASCONA – È un sabato pomeriggio d'autunno, sono le 16 circa. Un cittadino del Locarnese lascia l'auto in quel posteggio "riservato ai docenti" delle scuole comunali di Ascona, per un'oretta. Tanto è deserto, le scuole sono chiuse e non c'è nessuno, pensa. Deve andare a trovare un amico a pochi passi. Al suo ritorno, troverà una multa di quaranta franchi. Vane le proteste verso l'ausiliario di polizia che gliel'ha appioppata. «Quei posteggi sono riservati ai docenti, punto e basta. Non c'entra nulla se è un giorno in cui le scuole sono chiuse» si sarebbe sentito dire.
Comandante categorico – Trattandosi di un giorno in cui i docenti non lavorano, e in un orario davvero piuttosto tardo, vista la stagione, non sarebbe stata necessaria un po' più di flessibilità da parte della polizia? Tanto più che Ascona è una località turistica. Categorico il comandante della polizia comunale Christian Brusa. «La libera occupazione dei parcheggi riservati al personale insegnante delle scuole di Ascona fuori dagli orari scolastici non è prevista. Può capitare che gli insegnanti si rechino in aula anche fuori dagli orari delle lezioni. Hanno il diritto di trovare gli stalli a loro riservati e per cui pagano un abbonamento annuale, sempre liberi».
Eccezioni e alternative – Brusa evidenzia come possa capitare inoltre che, a margine di manifestazioni o eventi particolari, il Municipio conceda l’utilizzo eccezionale dei posteggi a terzi. «Anche in questo caso i beneficiari di tale autorizzazione devono trovare i parcheggi liberi. Il comune di Ascona mette a disposizione sufficienti alternative nelle immediate vicinanze».
Un problema che è esploso – Quello dei posteggi “riservati al personale” e utilizzati impropriamente è un problema che è letteralmente esploso in Ticino negli ultimi anni. Forse anche in seguito alla decisione di molti Comuni, su sensibilizzazione del Cantone, di sopprimere decine di parcheggi gratuiti. Michele Isolini, responsabile dell’Ufficio giuridico della Sezione della circolazione, specifica: «Nel 2018 sono state registrate 7'781 denunce per uso illecito da parte di terzi di un posteggio privato. Il dato è in crescita da qualche anno».
La “strage” silenziosa – Una “strage”, dunque, che non riguarda solo posteggi legati a dipendenti pubblici. «Ma anche parcheggi di negozi, farmacie e altro ancora – riprende Isolini – sedimi privati destinati a uso esclusivo del personale dipendente o autorizzato. La base legale è nel codice di procedura civile, si tratta di uso abusivo di una proprietà. Spesso uno posteggia lì, pensando che fuori orario si possa. Ma lo può fare solo se c’è un esplicito cartello che lo indica. Ad esempio, dovrebbe esserci: “posteggio riservato ai docenti, dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 19”».
La precisazione – In tutte le altre situazioni, si è in torto. Isolini precisa: «Nei casi di posteggio privato con divieto giudiziale autorizzato dal Giudice di Pace, il segnale posato indica pure che la violazione è sanzionata da una multa».