L'ultima moda degli anti-ecologisti è l'adesivo «Fuck you Greta». E inizia a circolare anche in Ticino. Bourgoin: «Trovata offensiva e opportunistica»
LUGANO - È l'ultima moda tra i denigratori di Greta Thunberg. L'insulto "da strada". Gli haters non danno tregua alla 16enne più perseguitata del web: dopo i social, si è arrivati persino agli adesivi da sfoggiare in pubblico. Caratterizzati da un'ironia non troppo sottile - «Fuck you Greta» - di recente sono comparsi anche in Ticino.
La trovata non è passata inosservata agli ecologisti nostrani. «Mi è sembrata un'idea offensiva e di pessimo gusto» polemizza una lettrice che si è imbattuta in un'auto anti-Greta nel Malcantone, e ne ha condiviso la foto sui social. «Come si può sfogarsi così con una ragazzina?».
Il titolare dell'auto, un 20enne della regione, replica a tio/20minuti di non avere «alcuna intenzione offensiva» e di volere soltanto esprimere un'opinione. Afferma di essere in buona compagnia. «Tra gli appassionati di auto ne ho visti tanti, non vedo cosa ci sia da indignarsi».
Eppure un certo imbarazzo, gli adesivi anti-Greta lo suscitano anche in chi li vende. Il portale watson.ch ha segnalato la questione oltre Gottardo, dove gli adesivi vengono smerciati soprattutto tramite Amazon (al prezzo di 2-3 euro l'uno). «Quando ci imbattiamo in una violazione del nostro codice di vendita, ci riserviamo di bloccare l'account» ha spiegato un portavoce del colosso dell'e-commerce.
Per la deputata dei Verdi Samantha Bourgoin è un segnale da non sottovalutare. «C'è gente che si impegna per risolvere i problemi, e chi rema contro. Succede tutti i giorni e non bisogna stupirsene». Il problema è piuttosto «l'attaccamento all'auto come status-symbol» che in Ticino - analizza la granconsigliera - «è ancora più marcato vista la conformazione del territorio, poco permeabile al trasporto pubblico».
Un "orgoglio automobilistico" che, in Ticino come altrove, trova nella giovane Greta il nemico ideale. «È uno sfogo comodo e opportunistico per molti» incalza Bourgoin. «Non posso negarlo, mi sta antipatica» confessa il 20enne "hater" ticinese, ma promette di rimuovere l'adesivo al più presto. Al motore a scoppio, invece, non potrebbe mai rinunciare. «A quelli come me piace il rumore. L'elettrico? Non parlatemene nemmeno».