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CANTONEIl patrimonio della musica popolare in un volume

14.11.19 - 10:11
Il Centro di dialettologia e di etnografia dedica a questa poco indagata pagina di storia del Cantone Ticino e del Grigioni italiano una nuova pubblicazione
Ti Press (archivio)
Il patrimonio della musica popolare in un volume
Il Centro di dialettologia e di etnografia dedica a questa poco indagata pagina di storia del Cantone Ticino e del Grigioni italiano una nuova pubblicazione

BELLINZONA - Il Centro di dialettologia e di etnografia (CDE) ha pubblicato il volume "Note di bandella. Percorsi nel patrimonio musicale della Svizzera italiana". Un approfondimento sulla musica popolare del Canton Ticino e del Grigioni italiano.

Nelle sagre e nelle feste di paese della Svizzera italiana ancora oggi si sente di tanto in tanto una bandella che suona. In passato le bandelle erano però molto più numerose e la loro presenza permeava buona parte della realtà sociale: dal carnevale alle feste paesane, dai raduni politici a quelli sportivi, dai matrimoni alle gite sociali, esse rallegravano con le loro note ogni tipo di avvenimento, tanto da entrare a pieno titolo nel nostro comune patrimonio culturale. Ma quali sono le origini di questa tradizione? Che ruolo ha avuto e ha tutt’oggi? Quante sono queste formazioni musicali? Chi sono i protagonisti? Quali i repertori musicali? Che affinità vi sono rispetto ad altre realtà analoghe dell'arco alpino e dell'Italia settentrionale?

Partendo da queste semplici domande il Centro di dialettologia e di etnografia (CDE) dedica a questa poco indagata pagina di storia della musica popolare nel Cantone Ticino e nel Grigioni italiano una nuova pubblicazione, affrontando il tema da tre prospettive complementari: storica, antropologica e musicale. Il volume, frutto di un progetto di ricerca condotto in collaborazione con il Dipartimento di musica della Scuola Universitaria Professionale di Lucerna, delinea un quadro composito e per nulla scontato, in cui la bandella emerge come una tradizione musicale ancora viva e capace di rinnovarsi.

Scopriamo infatti che le bandelle, alimentate nel corso degli anni da molteplici impulsi – dalla solida formazione promossa in ambito bandistico, dal turismo, da spinte e velleità identitarie, dalla capacità di riprendere e rielaborare i repertori storici, dalla voglia di divertirsi e di divertire – sono state e sono tuttora in grado di accogliere tendenze anche divergenti senza perdere di vista una delle loro caratteristiche fondamentali: il suonare in bandella quale attività ricca di spontaneità e di allegria, che sa stimolare una socialità gioviale e profondamente creativa.

Una presentazione del volume avrà luogo sabato 23 novembre alle ore 16.30 al Palazzo Civico di Bellinzona. I relatori saranno Carlo Piccardi, musicologo, Paolo Ostinelli, direttore del Centro di dialettologia e di etnografia e gli autori del libro. Seguirà un aperitivo in musica allietato dalle note della Bandella di Tremona e di chi vorrà unirsi a suonare.

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