Mozione ecologica e rivoluzionaria di un consigliere comunale. Il “veterano” Mario Camani: «Bene. Ma le operaie andranno pagate di più. E, comunque, i big della politica non fanno un tubo»
LOCARNO – Città sempre più ecologiche, anche nella Svizzera italiana. L'ultimo segnale forte arriva da Locarno, dove il consigliere comunale Marko Antunovic, 35enne del PLR, ha depositato una mozione in cui chiede che il materiale usato per la pulizia di tutti gli stabili pubblici sia ecosostenibile. «In pratica – sottolinea – si tratterebbe di una modifica del concorso per la fornitura del materiale di pulizia».
Prodotti chimici e carta – La questione riguarderebbe sia i prodotti chimici, sia la carta per asciugarsi le mani, sia la carta igienica. «Finora in nessun punto del regolamento veniva richiesto di utilizzare prodotti di pulizia che provocassero un minore impatto ambientale. Sono da sempre sensibile alle tematiche ecologiche. Già in passato mi sono battuto contro l'utilizzo della plastica monouso durante le manifestazioni pubbliche e nei contesti che riguardano l'ambito istituzionale».
Camani applaude – Una battaglia, quella di Antunovic, che raccoglie naturalmente il consenso degli ecologisti. In primis di Mario Camani, ex capo della Sezione protezione aria, acqua e suolo. Un uomo che per anni si è battuto per sensibilizzare la popolazione sui temi ambientali. «Per fortuna c'è qualcuno che comincia a capire qualcosa», sussurra il “veterano”.
Un occhio alle operaie – Ma subito Camani precisa: «Attenzione però. Molti prodotti di pulizia ecologici richiedono più fatica. Per pulire bisogna grattare di più. Non vorrei che a farne le spese fossero le donne di pulizia. Va tenuto conto anche di questo aspetto. Dovesse essere introdotta questa bella innovazione, le donne di pulizia dovrebbero avere un adeguamento del salario al rialzo».
Critiche al vetriolo – Nonostante l'iniziativa del consigliere comunale locarnese, Camani resta piuttosto pessimista. «Ci sono diversi gruppi o persone che fanno belle proposte. Ma si tratta solo di iniziative isolate. La classe politica, quella "forte", non fa un tubo per l'ambiente. È solo brava a parlare alla vigilia delle elezioni. Perché non si introduce una tassa di 20 franchi al litro sulla benzina? Perché si continua a lottare per salvare l'aeroporto di Lugano, quando in Europa si può viaggiare comodamente in treno? Ben vengano i giovani entusiasti, ma se i big non fanno la loro parte...».