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BISSONE / ITALIAEcco chi è l'estremista di Bissone

16.07.19 - 07:09
Residenza e attività in Ticino? Probabilmente una mera facciata. Nel paese di residenza nessuno lo conosce. In Italia la sede reale dei suoi affari
Ecco chi è l'estremista di Bissone
Residenza e attività in Ticino? Probabilmente una mera facciata. Nel paese di residenza nessuno lo conosce. In Italia la sede reale dei suoi affari

BISSONE - Per i conoscenti? Un professionista serio. A Melide una casella postale per la sua società, a Bissone la residenza. Entrambe - secondo La Regione - probabilmente di semplice facciata.

Tutt'altro identikit quello della Sezione antiterrorismo di Torino, secondo cui il ticinese 42enne è il commerciante senza scrupoli di un missile aria-aria Matra in utilizzo alle forze armate del Qatar.

L'uomo sarebbe infatti, secondo le prime indagini, l'interlocutore «di alcuni combattenti italiani con ideologie oltranziste evidenziatisi in passato per aver preso parte al conflitto armato nella regione ucraina del Donbass».

Fermato, il 42enne è ora agli arresti domiciliari in Italia insieme a un 51enne italiano. Le perquisizioni scattate in seguito agli arresti, e avvenute fra le province di Varese, Pavia, Novara e Forlì, hanno fatto scattare le manette ai polsi di un sessantenne italiano accusato di detenzione, nella propria abitazione di Gallarate (Varese), di un vero e proprio arsenale da guerra e di armi comuni fabbricate in gran parte in Austria, Germania e Stati Uniti.

Quest'ultimo soggetto, un ex funzionario doganale, è tra i fondatori dell’ex Movimento di azione confederata che promuoveva la libera vendita delle armi. Nel 2001 fu anche candidato alle Elezioni del Senato italiano nelle fila di Forza Nuova. Proprio questo 60enne sarebbe l'effettivo rivenditore con il quale aveva preso contatto il ticinese per l'acquisto del missile.

L'arma distruttiva, una volta acquistata, era invece conservata in quella che pare essere la sede centrale degli affari del 42enne e del suo "socio": un grande deposito nei pressi dell’aeroporto di Rivanazzano Terme, in provincia di Pavia.

Dopo il rinvenimento le indagini sono in corso. E potrebbero portare a nuove sorprese.

Le società "fantasma" ticinese - Quella del 42enne in Ticino, insomma, pare fosse solo un appoggio. A Melide, la sua Swiss Global Aerospace Sa, nonostante compaia nel Registro di commercio, in loco non ha insegne e nulla che possa ricondurre ad essa. Un indirizzo bucalettere, insomma.

Anche la sua residenza a Bissone pare fosse poco bazzicata.

E se la società del quarantenne, sulla carta, si occuperebbe di compravendita, noleggio, gestione, consulenza e intermediazione di beni e servizi, pezzi di ricambio, nel settore aereo meccanico, nonché di riparazione e di restauro di aeromobili, alianti o di qualsiasi veicolo a motore, forse era lì per altri scopi. Secondo gli inquirenti italiani, infatti, il ticinese aveva l'obiettivo di vendere a miliziani il Matra R530.

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