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LUGANOI ticinesi che lavorano da nudi

21.01.19 - 06:37
Il nudismo non è solo un passatempo: per alcuni anche un mestiere. Sempre più raro in Ticino
foto tio/20min/Giordano
Margherita al lavoro
Margherita al lavoro
I ticinesi che lavorano da nudi
Il nudismo non è solo un passatempo: per alcuni anche un mestiere. Sempre più raro in Ticino

LUGANO - Margherita ogni giorno va alla Csia di Lugano, dove lavora, e si spoglia. Interamente. Lo fa da una vita e ormai ci è abituata. «All'inizio mi vergognavo» racconta. «Farmi vedere così davanti a classi magari di venti ragazzi... ci ho messo un po'. Non è da tutti, ecco».

I modelli professionisti di nudo sono sempre più rari in Ticino. L'offerta di lavoro scarseggia nelle scuole d'arte, nei corsi serali di disegno o negli studi di pittori e scultori: negli ultimi anni «si è andata riducendo notevolmente» racconta chi dello spogliarsi ne ha fatto un mestiere. «Il motivo è il cambiamento delle formazioni tecniche» spiega il direttore della Csia Roberto Borioli. «La tecnologia ha assunto un ruolo preponderante rispetto alla componente manuale».

Trovare persone disposte a posare “come mamma le ha fatte” magari per quattro, cinque ore al giorno «non è affatto facile» ammette Borioli. «Quando i nostri modelli sono in vacanza o in malattia, è un problema». Margherita, 59 anni del Basso Ceresio, ha iniziato quando aveva 30 anni. È una delle poche in Ticino con un posto fisso. «Ci ho messo un po' a far capire alla gente cosa facessi. E mi sono sempre scontrata con pregiudizi e malelingue di paese. Una volta ho ricevuto addirittura una lettera anonima, che mi dava della prostituta». 

Enrico invece, 45 anni del Luganese, di mestiere fa l'operaio della pietra. Per arrotondare la sera posa nudo alla scuola di scultura di Peccia, in Vallemaggia. La paga è di 30-40 franchi l'ora. «Le scuole hanno sempre meno fondi e risparmiano sui modelli» racconta. Lui lo fa per passione: ha cominciato dopo aver seguito un corso di disegno come allievo. «Non è richiesto un fisico particolare, ma bisogna essere in grado di mantenere una posizione fissa per lunghi periodi». Le pose più faticose sono quelle che simulano un movimento e durano pochi minuti, spiega Enrico. «Devi pensare ad altro, lasciar viaggiare la mente». Una parentesi di libertà, prima di rivestirsi.

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COMMENTI
 

Tato50 5 anni fa su tio
Enrico, se trasloco posso chiamarti ? ;-))

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
;o))))))) ;o))))) Saluti a te Tato50

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Se la temperatura è rigida, ha anche "l'oggetto" per gli attaccapanni ;-)) Saluti anche a te Thor61

pegi 5 anni fa su tio
Mitica Margherita...la ricordo benissimo..andavo a Trevano a scuola e prendevo il bus che si fermava davanti alla vecchia sede della CSIA Margherita la incrociavo li.
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