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GANDRIAMultato per un telefono che non va: «Non è giusto!»

11.11.18 - 18:09
Telefonare alla guida? Un automobilista italiano ha contestato la sanzione inflittagli dalla Polizia cantonale, tabulati alla mano. Ma gli è andata male
Multato per un telefono che non va: «Non è giusto!»
Telefonare alla guida? Un automobilista italiano ha contestato la sanzione inflittagli dalla Polizia cantonale, tabulati alla mano. Ma gli è andata male

GANDRIA - Essere “pizzicati” con il telefono alla guida, e multati, anche se il natel non funzionava? Può capitare, almeno stando al racconto di giovane della provincia di Sondrio. L'automobilista - 27 anni - è stato fermato a Gandria a maggio dalla polizia cantonale. Nei giorni scorsi ha mandato una mail di lamentele a Camorino.

«Il telefono non prendeva» - Il giovane ha contestato la sanzione, spiegando che in territorio svizzero il suo telefono «semplicemente non prende». L'obiezione però è servita a poco. La Sezione della circolazione settimana scorsa ha confermato la multa.

Versioni divergenti - Gli agenti della pattuglia affermano – a verbale – di avere visto l'automobilista con il telefono all'orecchio. Anche se i tabulati telefonici non hanno registrato chiamate (in entrata né in uscita), né sms, né attività di roaming. Il giovane ha inviato i rispettivi documenti all'ufficio giuridico della Circolazione, ma senza successo.

Proteste inutili - «Ho provato a spiegare che c'è stato un equivoco o un errore dell'agente, ma nessuno mi ha dato ascolto» protesta l'automobilista, chiedendosi «come sia possibile per la polizia fare sanzioni senza alcuna prova». Niente da fare. A Camorino l'occhio dei poliziotti è sembrato più affidabile.  

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