Cerca e trova immobili

CANTONE / GUINEA BISSAUUn accordo di cuore: «Possiamo sperare di curarli tutti, di salvarli tutti»

16.10.18 - 10:51
La Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo è riuscita nel suo intento: «Fino a 50 bambini della Guinea Bissau potranno essere operati ogni anno nel nuovo ospedale di cardiochirurgia di Dakar»
Un accordo di cuore: «Possiamo sperare di curarli tutti, di salvarli tutti»
La Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo è riuscita nel suo intento: «Fino a 50 bambini della Guinea Bissau potranno essere operati ogni anno nel nuovo ospedale di cardiochirurgia di Dakar»

LUGANO - «Ce l’abbiamo fatta, ed è per noi un grande successo, una pietra miliare del nostro impegno in Guinea Bissau». Le parole, colme di soddisfazione, provengono da Max Spiess, Presidente della Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo, nata per iniziativa della Fondazione Cardiocentro Ticino e attiva dal 1998 per salvare i bimbi affetti da cardiopatie congenite.

Una trattativa lunga e complicata - Le trattative che consentiranno alla fondazione di portare 45 bimbi guineensi malati di cuore al nuovo ospedale pediatrico di Dakar (Senegal) è stata lunga e complicata. Ma è andata in porto. «Abbiamo trovato l'accordo superando i non pochi ostacoli burocratici, organizzativi e logistici che in Africa rendono ogni progetto un’impresa difficile», spiega Spiess. «Da qualche settimana abbiamo davvero il disco verde e abbiamo in tasca una convenzione che ci consente di trasferire in Senegal dalla vicina Guinea Bissau i casi che necessitano un intervento chirurgico, con enormi evidenti vantaggi».

Un ospedale ad alto standard - Il nuovissimo centro di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica di Dakar – un unicum in tutta l’Africa centro occidentale – è operativo da poco più di un anno e garantisce i medesimi standard di qualità del cosiddetto primo mondo. «Con la necessaria gradualità, i “nostri” bambini saranno curati lì riducendo il nostro impegno economico in maniera determinante rispetto a qualsiasi altra soluzione, anche considerando le condizioni estremamente favorevoli che ci ha sempre riservato il Cardiocentro».

Un grazie al Ticino - Spiess, infine, ringrazia sentitamente il Ticino e i ticinesi che in questi anni non hanno mai fatto mancare l'aiuto necessario. «Grazie a loro possiamo davvero sperare di curarli tutti, di salvarli tutti». Poi un pensiero va al Cardiocentro: «Per noi resta un riferimento di fondamentale importanza e un tassello irrinunciabile per i nostri programmi di aiuto ai bambini cardiopatici e alle loro famiglie, in Africa e in altre aree povere del mondo».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE