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CANTONEDue clienti stanno male dopo aver mangiato tonno

06.07.18 - 17:37
I casi di istaminosi segnalati negli scorsi giorni al Laboratorio cantonale che fornisce alcune raccomandazioni a ristoratori e normali consumatori
Due clienti stanno male dopo aver mangiato tonno
I casi di istaminosi segnalati negli scorsi giorni al Laboratorio cantonale che fornisce alcune raccomandazioni a ristoratori e normali consumatori

BELLINZONA - Nei menù dei ristoranti il tonno è un tipico piatto estivo. Una scelta che non presenta rischi se vengono rispettate le buone regole di conservazione. Non è stato così per due clienti che hanno dovuto far ricorso al medico di famiglia e al pronto soccorso dopo aver consumato piatti a base di tonno in esercizi pubblici ticinesi. A darne notizia è il Laboratorio cantonale che, negli ultimi giorni, ha ricevuto le segnalazioni per istaminosi: si trattava in un caso di una steak di tonno al sesamo e nell’altro di un’insalata al tonno.

Molti alimenti, direttamente o indirettamente ricchi di istamina, quando assunti in grande quantità possono provocare sintomi simili a quelli di un'allergia alimentare. La comparsa dei sintomi può avvenire in tempi molto brevi (20-30 minuti dall’assunzione dell’alimento) e i disturbi, di solito di lieve entità, si risolvono mediamente entro le 24 ore, ma nei casi più gravi possono arrivare a produrre un brusco calo della pressione arteriosa, fino al collasso cardio-circolatorio.  

«Una particolare attenzione - sottolinea il Laboratorio cantonale -  va posta nei confronti del tonno, che se conservato troppo a lungo o in maniera scorretta, può seriamente mettere a rischio la salute del consumatore». Sia il tonno fresco (se conservato a temperature non adeguate per il pesce, quindi sopra i 2°C), sia il tonno scongelato (se scongelato in modo non appropriato, per esempio non in frigorifero ma a temperatura ambiente), sia il tonno in scatola (se aperto, "sporcato" e lasciato troppo a lungo a temperatura ambiente) possono causare istaminosi. Da notare anche che la cottura non elimina il problema: l'istamina è altamente termostabile, quindi non è denaturata da cottura o sterilizzazione. Per inattivarla occorre un trattamento a 116°C per 90 min!

Da qui le seguenti raccomandazioni del Laboratorio a chi cucina in bar, ristoranti, pizzerie e altri luoghi simili ma anche ai consumatori: gestire il tonno (ma anche sardine e alici) nell'assoluto rispetto della catena del freddo (mai fuori dal frigorifero); utilizzare scatolame di ridotte dimensioni in funzione dell'uso e non conservare quindi scatole aperte troppo a lungo a temperature non adatte; scongelare in frigorifero e mai a temperatura ambiente.

Nel caso in cui si fosse colpiti da istaminosi (quindi prurito, arrossamento del viso e del collo, orticaria, cefalea e vertigini, nausea, vomito, diarrea) dopo consumo di tonno o simili pesci, si raccomanda recarsi dal medico o al pronto soccorso se i sintomi sono gravi. Ma anche avvisare in ogni caso e al più presto possibile unicamente il Laboratorio cantonale, che provvederà ad ispezionare immediatamente l'esercizio pubblico o l'attività alimentare e a prendere tutte le misure amministrative e penali del caso.

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COMMENTI
 

nordico 5 anni fa su tio
Il tonno è un pesce che si nutre di pesci più piccoli. Siccome il mare è inquinato, le sostanze inquinanti mangiate dai pesci piccoli si accumulano nel tonno. Ergo: Il tonno è molto inquinato e va evitato. La stessa cosa vale per altri pesci, ad esempio il pescecane. Dal momento, poi, che molti pesci che troviamo sulle nostre tavole sono di allevamento, per diversi motivi andrebbero evitati. Da preferire sono i cosiddetti pesci azzurri, vale a dire alici (acciughe), sgombri e sardine.

miba 5 anni fa su tio
Che mangiamo tutto pastorizzato, omogeneizzato, uperizzato, disinfettato e nella nostra alimentazione (bío compresa per questioni di marketing) non c'è più nemmeno un batterio (che servono per la nostra flora intestinale).

steno 5 anni fa su tio
Miba cosa c'entrano i batteri?

Lokal1 5 anni fa su tio
Risposta a steno
Non era difficile da capire????

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a steno
Hai in mente come funzionano gli antibiotici? Stesso principio, ingerendo alimenti troppo trattati non assumiamo quei batteri leggermente dannosi si cui la natura è composta. L'organismo di abitua a un'ambiente sterile e abbassa le protezioni, ma appena ne esci ti ritrovi indifeso in un campo minato.

steno 5 anni fa su tio
Risposta a Lokal1
Capire che cosa? Siete voi che non capite che l'istamina è una sostanza che si sviluppa nel tonno mal tenuto che non c'entra nulla con batteri e antibiotici

miba 5 anni fa su tio
O in altre parole la nostra alimentazione (anche per questioni di marketing) prevede solo cibi praticamente asettici. Niente quindi di straordinario se poi un batterio non trova più nessuna difesa ed appena mettiamo il naso fuori dai nostri confini il primo pensiero è di non dimenticare l'Imodium....

steno 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Quindi l'istamina è un batterio? E da quando?
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