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LOCARNOLa Polizia cittadina ha la sua pattuglia in bicicletta

04.07.18 - 11:46
Le Bike Patrol possono essere chiamate a rispondere nel pattugliamento di luoghi di difficile accesso con le auto, nella prevenzione dei reati e in presenza di una forte concentrazione di persone
La Polizia cittadina ha la sua pattuglia in bicicletta
Le Bike Patrol possono essere chiamate a rispondere nel pattugliamento di luoghi di difficile accesso con le auto, nella prevenzione dei reati e in presenza di una forte concentrazione di persone

LOCARNO - La Polizia della Città di Locarno presenta il nuovo servizio di pattuglia in bicicletta (Bike Patrol). Con l’introduzione del pattugliamento in bicicletta si aggiunge ulteriore tassello del concetto operativo di “Community Policing”, caposaldo dell’attività quotidiana della polizia cittadina.

Due agenti hanno seguito a Wangen an der Aare uno specifico corso base di formazione dell’ Istituto Svizzero di Polizia durante il quale hanno appreso differenti tecniche di guida e di intervento con la bicicletta; vantaggi e limiti delle Bike Patrol; principi tattici dell’utilizzo di tale mezzo di locomozione; l’impiego efficace per la difesa personale e la protezione di terze persone; le tecniche d’intervento nel controllo e fermo. Nel corso del 2019 altri due agenti saranno iscritti a questa specifica formazione. Al riguardo sono state scelte delle e-bike di ultima generazione che possono raggiungere la velocità di 45 km/h, utilizzabili sia sulle strade asfaltate che quelle sterrate.

Obiettivo e missione - L’impiego delle biciclette ha quale obiettivo principale quello di aumentare la mobilità degli agenti e la loro presenza sul terreno – in particolare nei luoghi sensibili – a basso impatto ambientale. Questo mezzo permette di aumentare l’efficienza e la velocità d’intervento e di intrattenere un buon contatto con la popolazione, al pari del pattugliamento a piedi; di conseguenza, si riduce in modo sensibile il senso soggettivo di insicurezza grazie anche alla maggiore facilità per la gente di entrare in contatto diretto con gli agenti.

Le Bike Patrol possono essere chiamate a rispondere a diverse tipologie dell’azione di polizia: il pattugliamento di luoghi di difficile accesso con le auto (spazi verdi, parchi, zone pedonali, aree scolastiche, rive del lago e dei fiumi), così come le attività di prevenzione dei reati in presenza di una forte concentrazione di persone (manifestazioni, centri commerciali, aree di parcheggio, ecc.). In ambito interventistico il loro impiego può prevedere la ricerca di persone scomparse, il fermo di autori di reati quali borseggi, taccheggi, consumo o spaccio di stupefacenti. Fra i loro compiti anche il controllo e l’applicazione della Legge sulla circolazione stradale e, nelle ore notturne, il controllo e la repressione dei rumori molesti o dei vandalismi.

Vantaggi e svantaggi - Come ogni attività di Polizia, l’uso di Bike Patrol ha diverse sfaccettature, le cui conseguenze sono state valutate in un’ottica di innovazione ed efficienza del servizio.

I vantaggi:
 Il territorio è completamente accessibile alla Polizia, cosa non sempre possibile con un veicolo a motore.
 Gli spostamenti e gli interventi sono rapidi: per spostamenti nell’area urbana e nel raggio di 5 km la bicicletta è infatti il modo più veloce di muoversi. Il grado di copertura di un settore risulta cinque volte maggiore rispetto a quello prestato da un agente a piedi, che può coprire una distanza giornaliera di 6-10 km contro i 30-50 km di un agente in bicicletta. Inoltre, in una città con traffico intenso il ciclista si sposta da 1,5 a 3 volte più velocemente di un’autovettura.
 Flessibilità e discrezione: la posizione elevata e la rapidità d’intervento favoriscono una percezione allargata dell’ambiente circostante.

Svantaggi:
 I pericoli della strada.
 Le condizioni meteo
 L’impossibilità di trasportare persone e/o attrezzature ingombranti: in caso di fermo occorre far capo ad una pattuglia motorizzata.

Le esperienze già condotte in diverse città Svizzere, ma anche in Europa e negli Stati Uniti, hanno evidenziato come la formazione e l’impiego di pattuglie in bicicletta producano un miglioramento dell’azione quotidiana di polizia, in particolare nella prossimità.

Le valutazioni e le prove d’introduzione di pattuglie in bicicletta erano state avviate dalla Polizia città di Locarno già agli inizi degli anni 2000, ora, grazie anche all’evoluzione delle “e-bike”, si tratta di implementare l’uso di questo mezzo di locomozione per il pattugliamento e l’interventistica.

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