La misura autorizzata dal Dipartimento del territorio. Obiettivo è il prelievo del 10% di esemplari nei distretti problematici. Ecco quanti cervi vivono in Ticino
BELLINZONA - Dopo un inverno di stenti, durante il quale molti esemplari ci hanno lasciato la pelle, arrivano gli abbattimenti mirati. A Pasqua non se la vedranno brutta solo capretti e agnelli, ma anche i cervi che da questa domenica e fino al 31 luglio saranno oggetto di un “prelievo” deciso dal Dipartimento del territorio. Non tutti gli ungulati rischiano, ma solo quelli che causano danni alle coltivazioni. Si tratta comunque di un numero abbastanza cospicuo. Almeno questo è l’obiettivo dell’autorizzazione pubblicata oggi sul Foglio ufficiale. «I prelievi - si legge - avranno luogo all’interno o a ridosso delle superfici coltivate ticinesi (vigneti e coltivazioni in campo aperto) essenzialmente durante il periodo vegetativo a una quota non superiore agli 800 metri». L’abbattimento verrà eseguito dai guardiacaccia o da cacciatori autorizzati sotto la vigilanza dell’Ufficio della caccia e della pesca.
Non trattandosi di interventi di regolazione della specie, ma di prelievi mirati tra esemplari che creano problemi alle coltivazioni, le catture complessive non potranno superare il 10% della stima delle popolazioni di cervi presenti nelle specifiche regioni del cantone.
Stima che nei distretti problematici è la seguente: Bellinzona 900 capi; Locarno 350 capi; Lugano 800 capi; Mendrisio 450 capi; Riviera 350 capi. Mentre nei distretti meno problematici l’abbattimento si fermerà al 5 per cento: Blenio 1100 capi; Leventina 1550 capi; Vallemaggia 300 capi. Con l’ulteriore precisazione che, se i cervi si trovano in gruppo, nel mirino devono prioritariamente finire i giovani esemplari e secondariamente i maschi adulti. Il prelievo di cerve è autorizzato invece solo in casi eccezionali.