L'Associazione per la difesa del servizio pubblico ha manifestato nuove preoccupazioni verso la mancata ripresa delle attività sul Lago Maggiore
BELLINZONA - Nuove inquietudini emergono in questi giorni dalle acque del Lago Maggiore. Superato il termine del 1° marzo, indicato tempo fa per la ripresa dell’attività sul bacino, l’Associazione per la difesa del servizio pubblico ha esternato in una nota le proprie preoccupazioni in merito a quell’accordo per la costituzione di un consorzio ad hoc ra la Gestione governativa navigazione laghi (GGNL) e la Società navigazione del lago di Lugano (SNL) che stenta a prendere forma.
«Enti pubblici, Dipartimento federale dei trasporti e delle comunicazioni, Ufficio federale dei trasporti, ma anche il Consiglio di Stato del Cantone Ticino dovrebbero attivarsi affinché la navigazione sul Lago Maggiore possa riprendere rapidamente e garantire una soluzione duratura», sottolinea l’Associazione, ricordando inoltre che il personale aveva a suo tempo suggerito di affidare il servizio alle Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART), di cui il Cantone è azionista di maggioranza.