Sembra trovato l'accordo tra l’azienda e il Cantone per il trasporto degli allievi di Pregassona, che andranno con i bus di linea. Il direttore Curzio Bernasconi, invece, si ritira
LUGANO - Sembra ai titoli di coda l’affaire ARL, in un comunicato odierno l’azienda spiega infatti che «sono in corso delle fattive e proficue discussioni con il lodevole Consiglio di Stato, al fine di giungere alla sottoscrizione, in collaborazione con l’Ufficio Federale dei Trasporti, Berna, di un accordo relativo al passaggio del trasporto scolari della scuola media di Pregassona a trasporto di linea». Questo, si legge, permetterà allo Stato di «operare un notevole risparmio», anche perché ai costi partecipa, come sempre nel trasporto pubblico, la Confederazione.
Pur non specificato nel comunicato, ciò lascia sottintendere che l’azienda abbia accettato di sottoscrivere un contratto collettivo con i propri collaboratori. Nelle trattative è compreso pure il «rinnovo, per un periodo di 10 anni dalla scadenza, prevista per il 2018, delle concessioni federali relative alle linee attualmente oggetto di privativa in favore della Società Autolinee Regionali Luganesi secondo l’offerta presentata».
Un lieto fine che, però, vede l’uscita di scena anche di Curzio Bernasconi, storico direttore delle ARL. Nonostante si legga che «passerà come previsto al beneficio della pensione», è facile immaginare che la querelle legata al trasporto degli allievi di Pregassona abbia accelerato l’uscita di scena di Bernasconi dopo, si legge, «32 anni di totale dedizione all’azienda». Al suo posto subentrerà l’attuale vicedirettore Damiano De Paris.