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VOGORNO«Hanno lasciato le case così, non sappiamo dove siano finiti»

03.08.17 - 09:01
Il ritorno alla natura è un sogno per molti. Ma pochi resistono a lungo. Due comunità che vivevano nella Verzasca hanno abbandonato, dietro di sé, un bosco di ruderi abusivi
foto tio.ch/20minuti
I resti dell'insediamento nei boschi di Vogorno.
I resti dell'insediamento nei boschi di Vogorno.
«Hanno lasciato le case così, non sappiamo dove siano finiti»
Il ritorno alla natura è un sogno per molti. Ma pochi resistono a lungo. Due comunità che vivevano nella Verzasca hanno abbandonato, dietro di sé, un bosco di ruderi abusivi

VOGORNO - I ritorni alla natura non sono una passeggiata. Nel film “Into the wild” il protagonista Christopher, in viaggio nella selvaggia Alaska, vede il suo sogno trasformarsi in un incubo. Lo stesso accade in “The beach” a un gruppo di hippies trasferitisi su un'isola thailandese. Il cinema mette in guardia. Ma la storia di due comunità svizzero-tedesche della Verzasca mostra che, anche nella realtà, le cose non sono affatto semplici.

La "spiaggia" - Tra i boschi della valle gli eremiti non sono una novità (ne abbiamo parlato nei giorni scorsi) ma pochi resistono per lungo tempo. Alle pendici dei Monti Motti, tio.ch/20minuti è andato sulle tracce di un gruppo noto come “La spiaggia” installatasi nella foresta nei primi anni 2000. I membri, «cinque-sei giovani», erano venuti da oltre Gottardo «per disintossicarsi dalle dipendenze» raccontano in paese, ma dopo aver ristrutturato alcuni rustici e costruito un vero e proprio villaggio di capanne nel cuore del bosco, si dispersero.

Una nuova comunità - Il fondatore della comunità, H.T., cittadino svizzero del canton Turgovia, risulterebbe ora vivere in Olanda: ma non ha risposto alle telefonate di tio.ch/20minuti. Il tempo passa, e nel 2008 una nuova comunità tenta il ritorno alla natura «avviando un progetto di raccolta di castagne» spiega il segretario comunale Romano Bordoli. «Così almeno ci hanno detto».

«Hanno lasciato tutto così» - Qualcosa però va storto: di nuovo, sei anni fa, gli uomini dei boschi se ne vanno. Il risultato? I resti dei due insediamenti sono ancora lì da vedere. Capanne, piccoli box di legno, wc, docce, persino una stufa: un intero villaggio abbandonato – con tanto di mobili e attrezzi, per lo più fatti a mano – e sparpagliato nella boscaglia. «Non è certo un bello spettacolo» lamenta chi abita nei paraggi. «Abbiamo a che fare con tantissime strutture abusive, che andrebbero rimosse. Abbiamo coinvolto anche il Cantone ma non si è mai intervenuto» racconta Bordoli, che aggiunge: «Evidentemente non lo si è ritenuto prioritario». Certo, se tutti facessero così, la natura perderebbe molto del suo richiamo.

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COMMENTI
 

gabola 6 anni fa su tio
A quel povero anziano della valle di blenio non mi sembra ci abbiano messo molto a fare piazza pulita...forse perche da nluna qualche parte li avrebbero recuperati i soldi..li non recuperano piu niente e attenderanno qualche buon gruppo volontario che vorra rimettere in ordine il propio territorio

MIM 6 anni fa su tio
Ceravano la solitudine; magari sono andati via perché disturbati dalla presenza di persone curiose

dudo 6 anni fa su tio
E poi è vero. Il comune ora non pianga sul latte versato....non hanno fatto niente per impedire l insediamento....troppa fatica....proprio italian style come ha già detto qualcuno. Ora che la grattino.... Ma non a spese dei contribuenti "normali"!!!

dudo 6 anni fa su tio
Ma come si fa a vivere così oggigiorno?? Senzaun bagno decente dove puoi lavarti decentemente? Che schifo. Ah già ma tra di loro la puzza non la sentono. Questa storia del voler vivere con i prodotti della natura..basta avere un giardino.

SosPettOso 6 anni fa su tio
...son sempre svizzerotedeschi! Se ci provano in dentro li sloggiano in quattro e quattr'otto. Noi invece li lasciamo fare... Gli abitanti della zona meritano una nota: è il vostro bosco, non avete impedito l'arrivo ed ora pretendete che sia il comune/cantone a ripulirvelo?

Hardy 6 anni fa su tio
Siamo troppo abituati alle comodità odierne, specie in un Paese benestante come la Svizzera, per perseguire a fondo certe scelte particolarmente estreme. Io credo che ci voglia una forza di volontà non indifferente nonché una certa predisposizione.

navy 6 anni fa su tio
Un altro esempio dell'italian style Canton Ticinese..... Manco fossimo in Alaska o in Canada! Facciamo come gli amici italici tanto criticati! Tutti vedono ma nessuno sa?!?! Ma per favore! Fossi passato io da quelle parti, partivono raccomandate e, poi, partivano multe e, alla fine, le persone! È vero! Rispetto a tanti paesi stiamo bene! Attenti a non ragionare troppo con questa filosofia che, allo schifo, si arriva in fretta e rimetterlo poi in ordine gli sforzi sono doppi!

Svizzeraefieradiesserlo 6 anni fa su tio
Che bello, ci vengo io. Sembra organizzato benissimo.

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a Svizzeraefieradiesserlo
Spero sia una battuta

GI 6 anni fa su tio
Non capisco per quale ragione debbano chiamare in causa il Cantone.....era il Comune, in primis, a non dover ammettere questo genere di insediamento !!

Cleofe 6 anni fa su tio
ma come ? e di cosa ci si stupisce ? gli abusivi ci sono anche in pieno centro. Mi pare si chiamino....MOLINARI !

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a Cleofe
Prendete una notizia. Poi un altra che non c'entra con la prima. Shakerate per bene incuranti di cosa c'azzecchi l'una con l'altra. Et voilà, avrete l'opinione di Cleofe.

GIGETTO 6 anni fa su tio
Risposta a Cleofe
hai perfettamente ragione Cleofe sono in pieno stato di abusivismo!!! Razza di puzzoni!!

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Risposta a Cleofe
Già, però quelli non se ne vanno! :)

rojo22 6 anni fa su tio
Risposta a Cleofe
Ma quelli di comportano da padroni per colpa dei vari sindaci e municipali che sono sfilati a lugano da 20 anni a questa parte (sindaco di Viganello Macchi incluso. Quindi, se questo è l'atteggiamento delle autorità nei confronti dei prepotenti...
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