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LUGANO«Mi hanno detto che sono troppo rumoroso, mi dispiace»

24.07.16 - 08:20
Il Maestro, Gigi D'Agostino, ha regalato grandi emozioni al folto pubblico presente ieri in piazza Mercato per il City Beats Festival
Michel P. Zylberberg
«Mi hanno detto che sono troppo rumoroso, mi dispiace»
Il Maestro, Gigi D'Agostino, ha regalato grandi emozioni al folto pubblico presente ieri in piazza Mercato per il City Beats Festival

LUGANO - Scorpacciata di musica anni '90 a City Beats. E per gli amanti della vecchia progressive italiana, sabato sera è stato il delirio. 

Lugano ha accolto nella sua piazza del mercato Gigi D'Agostino, uno dei grandi della musica dance italiana, che ha esportato in tutta Europa uno stile musicale riconosciuto e apprezzato da un'intera generazione. Oggi i tempi sono cambiati. In un panorama musicale dance dominato dai transalpini (Feder, David Guetta,...), dai tedeschi (Le Shuuk, Felix Jähn, Allerfarben, Robin Schulz), dagli olandesi (Tiësto, Oliver Heldens, Ledia, Killthebuzz, ...), dagli inglesi (Alan Walker) e dagli scandinavi (Kygo), Gigi D'Agostino, non per nulla soprannominato il Maestro, rappresenta ancora oggi un gigante, un punto di riferimento, che ha segnato un'epoca nella musica house e techno. (tra l'altro, Tiësto l'anno scorso ha ripreso e rivisto la sua "L'amour Toujours")

E non ha deluso. Dopo Dj Doom, Panico, Chris Dj, Dj Doom e Max Savietto, che hanno fatto ballare con i tormentoni dei '90, dalla rediviva Gala (tornata in auge grazie ai tifosi dell'Irlanda del Nord, che agli Europei di Francia hanno fatto ballare gli stadi con la loro versione riadattata di Freed of Desire) al mitico Max Pezzali, si è arrivati alle 23.01, quando Dj Gigi D'Agostino, con la sua giacca e il suo cappellino bianchi, si è presentato in consolle per la gioia dei suoi tanti fans di ogni età giunti numerosi a Lugano per vederlo esibirsi dal vivo. Ha iniziato con la sua interpretazione di Go West dei Pet Shop Boys, per passare alla intramontabile Bla Bla Bla, passando per Narcotic, Moonlight Shadow di Mike Oldfield ai Queen con "We are the Champions", finendo il viaggio delle emozioni (e dei ricordi) con uno dei suoi grandi successi dance/electro pop di sempre, "L'Amour Toujours" che, nonostante i suoi quasi 17 anni, mantiene sempre la sua freschezza. 

Alle 00.01, dopo esattamente un'ora di spettacolo, si è congedato dal suo pubblico con una battuta: "Mi hanno detto che sono troppo rumoroso, mi dispiace". Inutile il coro "Gigi, Gigi, Gigi". Nulla. Alla consolle si è ripresentato Max Savietto, accolto con un grande applauso, che ha ricominciato a far ballare il pubblico con grandi successi degli anni '90 remixati in chiave dance, da "Voglio vederti danzare" (Battiato) alla mitica "Cotton Eye Joe", successo del 1994 dei Rednex.

Oggi, domenica 24 luglio 2016, Citybeats chiude la sua quattro giorni di festival con "Holy Dance Festival", una festa dai mille colori che vedrà in consolle Dave 202, Darsen, Dj Ala, Ram Vee & Ziifo, Sir Kay, Carlo J, De Vito e Gaba.

 

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COMMENTI
 

Meridiana 7 anni fa su tio
maestro di musica commmmmmerciake......

Corsica 7 anni fa su tio
che noia sta tecno......

sedelin 7 anni fa su tio
un maestro di musica commerciale, alla gente piace!
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