Due valli ticinesi in testa alla classifica svizzera della maturità. Un primato che non si rispecchia, però, in opportunità di lavoro
BLENIO - Che nelle regioni rurali non manchi la materia grigia, non lo dice più solo la saggezza popolare, ma anche la statistica: nel 2015 in Valle di Blenio e Vallemaggia, due giovani su tre hanno conseguito una maturità, liceale o professionale che sia. Un vero e proprio record a livello svizzero e conquistato con pesante distacco rispetto a tutte le altre regioni del Paese. Al terzo posto c'è infatti il distretto di Locarno con il 55,9%.
Un ticinese su due - Ma è tutto il Ticino a eccellere in questa particolare classifica: il 50,5% dei 19-21enni ticinesi consegue un diploma di maturità. Seguono Basilea-Città e Ginevra. A muovere di molto questa classifica è la maturità professionale, molti degli apprendisti non si fermano, infatti, al diploma, ma continuano nel loro percorso di studi. In Vallemaggia si parla del 40,6% di tutti i 21enni. Seguono Blenio (31,5%) e Locarno (28,1%). A preferire la maturità liceale, invece, sono i bellinzonesi, con il 30,4% dei 19enni che può incorniciarla. Seguono Blenio (29,6%) e Lugano (29,1%).
«Serve anche il lavoro» - Che due delle valli più discoste del Ticino ospitino i giovani più studiosi della Svizzera è senza dubbio un vanto che, però, tende a non riflettersi nelle opportunità di ritornare in Valle da adulti. «È una bella notizia, ma il problema – ci conferma il granconsigliere Germano Mattei – è che facendo degli studi superiori, le possibilità di lavorare qui non sono molte». Colpa degli impieghi che migrano verso le città. E non solo per volere del settore privato. «Le ultime notizie parlano delle chiusure delle preture di Acquarossa e Faido. E anche nelle scuole stanno scomparendo i maestri che abitano in Valle. Ne consegue che si perdono un po' le conoscenze e l'attaccamento al territorio».