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CANTONETurismo invernale, male in Ticino

07.06.16 - 09:27
Calo sensibile rispetto al 2015 anche se il dato peggiore è registrato nei Grigioni
tipress
Turismo invernale, male in Ticino
Calo sensibile rispetto al 2015 anche se il dato peggiore è registrato nei Grigioni

LUGANO – Nella stagione turistica invernale (da novembre 2015 ad aprile 2016) il settore alberghiero ha registrato 15,4 milioni di pernottamenti in Svizzera, il che corrisponde a un calo dell'1,8% (-277'000) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La domanda degli ospiti stranieri presenta un calo del 3,8% (-313'000), registrando un totale di 8,0 milioni di pernottamenti. La domanda indigena, dal canto suo, ha registrato un aumento dello 0,5% (+36'000), generando 7,4 milioni di pernottamenti.

Nel mese di aprile 2016 sono stati effettuati 2,3 milioni di pernottamenti, un dato che segna un calo del 2,9% (-69'000) rispetto ad aprile 2015. È quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).

Al fine di neutralizzare l'effetto del week-end di Pasqua, vengono cumulati i risultati di marzo e aprile. In tal modo, il numero di pernottamenti registrati in questi due mesi è stato di 5,4 milioni, il che rappresenta un aumento dell'1,9% rispetto agli stessi due mesi del 2015.

Le regioni turistiche - Per quanto riguarda le regioni turistiche, nell’aprile 2016 sei su quattordici hanno registrato delle diminuzioni rispetto ad aprile 2015.

I Grigioni segnano la maggiore flessione in termini assoluti, ovvero un calo di 45'000 pernottamenti (-25,0%). Il Vallese accusa una diminuzione di 37'000 pernottamenti (-15,6%) e l’Oberland bernese un calo di 26'000 unità (-13,2%). Ma anche il Ticino registra un calo con 25'000 pernottamenti (-12,2%).

La Regione Zurigo, invece, segna l’aumento più marcato in termini assoluti con ben 22'000 pernottamenti supplementari, pari a un incremento del 5,5%. Segue la Regione Lago Lemano (Vaud) con un incremento di 20'000 pernottamenti (+11,1%).

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