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LUGANO - Il Comitato dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Luganese (ERSL) saluta in modo favorevole l’avvio della consultazione su una proposta concreta sul tema delle residenze secondarie e dei loro impatti sui costi degli affitti per le abitazioni primarie, o per le attività lavorative e commerciali. Un argomento che, in Ticino, è d'attualità anche attorno ai laghi o nelle zone residenziali urbane.
In particolare, piace all'ERSL l’approccio volto a lasciare ai Comuni la valutazione sull’opportunità e l’ammontare di una "tassa sui letti freddi". "I Comuni (ed i loro Legislativi) avranno così la possibilità di calibrare il nuovo strumento, evitando di colpire soprattutto (o in qualche caso solo) residenze secondarie di persone domiciliate o che hanno ricevuto lo stabile in eredità da genitori o nonni".
Nessun meglio dei Comuni può valutare la situazione, i vantaggi e gli svantaggi di una nuova tassa che abbia lo scopo di incentivare l’uso turistico dei cosiddetti "letti freddi". Lo scorso 20 ottobre 2014, il Comitato aveva chiesto al Consiglio di Stato di dare avvio ai lavori per "creare le basi legali e pianificatorie necessarie per permettere ai Comuni di eventualmente introdurre una “tassa comunale sui letti freddi” che funga da incentivo per la locazione ai turisti delle residenze secondarie".
L’ERSL è infatti convinto che "stimolare ed incentivare un uso turistico delle residenze secondarie avrebbe ricadute positive per il settore paraturistico e commerciale, oppure permetterebbe di ottenere dai proprietari una maggiore partecipazione ai costi per l’urbanizzazione anche a parziale compensazione di affitti e prezzi maggiorati a seguito di una minore disponibilità di residenze primarie. Senza dimenticare che se, a conti fatti, dovesse risultare più conveniente un affitto a lungo termine a residenti, ci potrebbe anche essere un aumento degli appartamenti a disposizione per la residenza primaria (con un effetto benefico anche sugli affitti)".
