26 feb 2002 - 16:37 Aggiornamento 13 ott 2014 - 13:47 0
OCST: No ai contratti di lavoro su chiamata
L'OCST ha intensificato l’azione sindacale contro le aziende che adottano contratti di lavoro precari su chiamata.
"L’Organizzazione Cristiano-Sociale Ticinese - si legge in un comunicato diramato oggi dall'OCST - ha intensificato l’azione sindacale contro le aziende che adottano contratti di lavoro precari su chiamata; questi eludono i diritti del personale di vendita e creano turbative nel mercato del lavoro e nel commercio. Nei grandi magazzini e nelle catene di distribuzione (FOX TOWN, MIGROS, MANOR, COOP) sono in vigore contratti collettivi che regolano anche le condizioni sociali e salariali del personale ausiliario, mentre in altre persistono situazioni di precariato e di latente disagio.L’OCST ritiene biasimevole che alcune grandi aziende del commercio e della vendita ricorrano tuttora e in forma sempre più allargata ai contratti di lavoro individuali, a ore e su chiamata, per aggirare i diritti del personale. Si tratta di contratti che favoriscono forme di concorrenza sleale tra le aziende, non impegnano i datori di lavoro, obbligano il personale al vincolo contrattuale e quindi alla disponibilità (in ogni momento) secondo esigenze unicamente aziendali. Ciò crea gravi discriminazioni tra lavoratori e lavoratrici della stessa categoria e regola verso il basso le condizioni contrattuali e di lavoro in tutto il settore.Oltre alle vertenze in corso, l’OCST sta sensibilizzando il personale a rivendicare i giusti diritti anche quando gli vengono proposti contratti individuali di lavoro. In particolare invita a non più accettare contratti di lavoro su chiamata e a pretendere che il contratto di assunzione, anche se a tempo parziale, stabilisca un minimo di ore giornaliere e settimanali (non meno di 20 ore settimanali), nonché le prestazioni sociali e salariali pari a quelle percepite dal personale assunto a tempo pieno e cioè: un minimo salariale di fr. 17.-- l’ora, più il pagamento delle festività riconosciute, delle vacanze e della tredicesima mensilità e inoltre il supplemento del 50% in caso lavoro domenicale e festivo, la copertura assicurativa per la perdita del salario in caso di malattia per 720 giorni, il versamento di una indennità giornaliera di 16 settimane in caso di maternità".