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Uno studio mostra come in Ticino il calo del fatturato sia di gran lunga superiore al resto della Svizzera
GRANCIA - Meno 10 per cento per il Centro Lugano Sud, meno 12 per il Serfontana, meno 7 per il Fox Town. I centri commerciali ticinesi hanno subito un consistente calo del fatturato nei primi mesi del 2012, come dimostra lo studio "Shopping-center-Markt Schweiz 2012".
Uno studio che mostra pure come il turismo dello shopping stia penalizzando in maniera maggiore i centri commerciali ticinesi in confronto ai loro omologhi del resto del Paese. In media, infatti, i centri commerciali svizzeri hanno visto una riduzione degli incassi dell'1,9%.
Il più grande shopping center della Svizzera, il Glattzentrum, ha perso il 5,2% del fatturato. Ma malgrado questa tendenza negativa, lo scorso anno sono stati aperti 5 nuovi paradisi dello shopping, tra cui il Centro Ovale di Chiasso, e nei prossimi 3 anni dovrebbero esserne inaugurati altri 10. Vi sono inoltre 19 centri ancora in fase di progettazione.
"I centri già esistenti sono più che sufficienti" afferma l'esperto di commercio al dettaglio della GfK, Thomas Hochreutener. "La concorrenza diventa sempre più rude, non tutti i centri commerciali potranno sopravvivere, anche considerando l'espansione dell'online shopping".
Eppure il mercato svizzero continua ad essere appetitoso per le catene estere. Per esempio il gruppo spagnolo Inditex, che possiede i marchi Zara, Massimo Dutti e Bershka, sta cercando di espandersi nel nostro paese. L'alto potere d'acquisto dei cittadini svizzeri e l'ottimo rendimento per metro quadrato di vendita rendono la Svizzera attrattiva. Fino a quando, però?
