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BELLINZONAScendono in cantina e trovano una donna, viveva lì da 3 giorni

13.02.12 - 11:12
Incredulità e spavento per una famiglia bellinzonese. Una sconosciuta di origini lettone viveva al freddo nella loro cantina in viale Portone
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Scendono in cantina e trovano una donna, viveva lì da 3 giorni
Incredulità e spavento per una famiglia bellinzonese. Una sconosciuta di origini lettone viveva al freddo nella loro cantina in viale Portone

BELLINZONA - Scendono in cantina e trovano una donna che viveva lì, a terra e al freddo, da tre giorni. È quanto successo venerdì sera a una famiglia che abita nel palazzo di viale Portone, numero 3, a Bellinzona. La donna, una 43enne proveniente dalla Lettonia, aveva trovato riparo in cantina. Lo stabile ha uno studio medico al pianterreno e spesso capita che il portone resti aperto durante l'arco della giornata.

"Mia figlia si era recata in cantina ed è tornata in casa spaventata dicendomi che c'era una strana donna" ci racconta un'inquilina dello stabile. "Siamo scesi tutti giù, e abbiamo trovato la sconosciuta sdraiata su un tappetino. Ci ha raccontato che viveva in quello stato da circa tre giorni, e che era stata derubata di tutto. Le abbiamo portato da mangiare e da bere".

Dopo il primo spavento iniziale, il sentimento ha lasciato spazio alla pietà, e infine a qualche dubbio. La donna ha raccontato di essere venuta in Ticino perché viveva con un uomo. Quest'ultimo però le avrebbe rubato i soldi e il passaporto, e lei si è trovata così in mezzo a una strada. Per ripararsi dal freddo si è dunque intrufolata nella cantina dello stabile di viale Portone 3.

"Non parlava benissimo l'italiano, e poi continuava a piangere a dirotto. Aveva con sé anche un portatile, sfruttava probabilmente la connessione free di qualche inquilino, e diceva che cercava di contattare il suo uomo, il quale pero' aveva sempre il cellulare spento".
Sul posto si è recato il proprietario dello stabile, e infine anche la polizia. Gli agenti hanno trovato addosso alla donna diverse centinaia di franchi. "Hanno detto che avrebbe potuto tranquillamente andare in un albergo". La polizia ha preso in consegna la donna.

I fatti accertati in sede di comando di polizia differiscono da quanto raccontato dalla donna agli inquilini. Agli agenti che l'hanno interrogata, la 43enne, residente in Lettonia, ha presentato un documento di legittimazione valido. Inoltre, a quanto è risultato dagli accertamenti effettuati dalla polizia comunale di Bellinzona, la donna (il cui nome non risultava nel registro dei ricercati, ma era già conosciuta dalla polizia cantonale) risultava autosufficiente finanziariamente e capace di intendere e volere. A questo punto è stato deciso il rilascio, in quanto non vi erano gli estremi per trattenere la donna. Alla signora è stato indicato un albergo dove andare a passare la notte, ma la donna ha dichiarato di non necessitare di aiuto alcuno ed è stata così lasciata andare.

 

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