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LUGANOEx-Palace, ditta sotto inchiesta per usura ed estorsione. Operai pagati 8 euro l'ora

10.05.11 - 10:26
L'impresa straniera è attiva tramite un subappalto, ed è accusata dal Ministero pubblico di usura, estorsione e falsità in documenti
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Ex-Palace, ditta sotto inchiesta per usura ed estorsione. Operai pagati 8 euro l'ora
L'impresa straniera è attiva tramite un subappalto, ed è accusata dal Ministero pubblico di usura, estorsione e falsità in documenti

LUGANO - E' stata aperta un'inchiesta da parte del Ministero pubblico nei riguardi di due cittadini stranieri responsabili di una ditta attiva nell'ambito dell'edilizia e impegnata, tramite un subappalto, nel cantiere del futuro centro culturale di Lugano.

Per gli indagati il Procuratore Generale John Noseda, titolare dell'incarto, ipotizza l'accusa di estorsione, usura e falsità in documenti. Secondo i risultati dell'inchiesta, partita su segnalazione del Sindacato Unia, gli operai dell'impresa venivano assunti a condizioni salariali  inferiori rispetto a quelle previste dai contratti collettivi di lavoro, e poi indotti a firmare al riguardo ricevute non veritiere. Per uno dei due accusati, il Giudice dei provvedimenti coercitivi ha confermato l'ordine d'arresto proposto dalla Procura, mentre per l'altro gli indizi non sono stati ritenuti sufficienti per ordinare una detenzione preventiva.

Dagli 8 ai 10 euro all'ora invece dei 24 euro previsti per legge. Busta paga consegnata a contanti. Firma di contratti paralleli a quelli riconosciuti. Subappalti selvaggi.  

Nelle ultime settimane sono giunte al Ministero pubblico altre segnalazioni per possibili reati analoghi, riconducibili ad aziende pure attive in cantieri destinati ad  opere pubbliche. Proprio per questo (con riferimento all'articolo 74, capoverso 1 del Codice di procedura penale) il Procuratore Generale invita pubblicamente i cittadini a trasmettere al Ministero eventuali utili informazioni in quest'ambito. In questa stessa ottica, il Procuratore Generale è intenzionato anche ad incontrare al più presto i rappresentanti sindacali e quelli dei datori di lavoro per definire in modo concorde le misure adatte a meglio arginare ed impedire simili fenomeni inquietanti e socialmente (oltre che penalmente) censurabili.     

Per la precisione, i promotori della parte privata del progetto ex-Palace, ci tengono a chiarire che la problematica non riguarda il cantiere di loro pertinenza, bensì esclusivamente la parte pubblica del cantiere denominata LAC.

Foto Ticinonline/ManuleMeleleo

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