La Commissione della politica di sicurezza agli Stati ritiene che le misure esistenti non «siano applicate in modo coerente»
BERNA - Le misure esistenti per combattere la violenza in occasione di manifestazioni sportive non sono applicate in modo coerente. È quanto rileva la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, che chiede un intervento del governo.
Il concordato anti-hooligans adottato nel 2012 pone le basi legali per attuare una serie di misure, come il divieto di accedere a un'area, a uno stadio, disciplina inoltre i controlli dell'accesso, della vendita di alcool, e la ripartizione delle spese, ricorda una nota odierna dei servizi del parlamento.
Malgrado ciò la Commissione constata con preoccupazione che le misure a disposizione vengono applicate solo in parte e non con la necessaria coerenza. All'unanimità ha pertanto adottato un postulato che chiede al Consiglio federale in che modo sia possibile richiamare Cantoni, associazioni e società sportive ai loro obblighi.
Il governo dovrebbe inoltre esaminare le possibili modalità per sostenere e promuovere la lotta alla tifoseria violenta e a fenomeni analoghi. Non da ultimo, un rapporto dovrà illustrare in che modo sia possibile verificare l'attuazione del concordato. La commissione si attende che i Cantoni, ma anche le società e le associazioni, conferiscano a questo problema la necessaria priorità e che applichino le misure esistenti da anni.
Oltre a ciò raccomanda alla sua Camera, con 12 voti a 1, di approvare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla sicurezza in occasione delle manifestazioni sportive.