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SVIZZERAPrevidenza, no all'innalzamento del limite di deduzioni

22.11.18 - 16:56
Il consigliere nazionale Erich Hess ha presentato una mozione
Keystone
Previdenza, no all'innalzamento del limite di deduzioni
Il consigliere nazionale Erich Hess ha presentato una mozione

BERNA - I lavoratori dipendenti dovrebbero avere la possibilità di dedurre dalle imposte il doppio dei pagamenti versati alla previdenza privata (terzo pilastro). Lo chiede con una mozione, che il Consiglio federale raccomanda al plenum di respingere, il consigliere nazionale Erich Hess (UDC/BE).

Il Consiglio nazionale potrebbe tuttavia anche non seguire il governo, dal momento che l'atto parlamentare è stato firmato non solo da esponenti democentristi, ma anche del PLR e del PBD.

La mozione domanda che l'importo massimo deducibile venga più che raddoppiato, portandolo dai 6768 franchi attuali a 15 mila per i salariati e da 33'840 a 45'000 franchi per gli indipendenti senza secondo pilastro. A detta di Hess, tale modifica renderebbe più attrattiva la previdenza personale e rafforzerebbe il sistema pensionistico nel suo complesso.

Nella sua risposta scritta odierna, il Consiglio federale ha ricordato che oggi solo il 13% dei contribuenti può far valere l'importo massimo deducibile. Del risparmio fiscale approfittano soprattutto le famiglie con un reddito imponibile superiore a 75 mila franchi.

L'aumento dell'importo massimo per i versamenti nel terzo pilastro andrebbe a vantaggio soprattutto degli assicurati con un reddito imponibile superiore a 100 mila franchi l'anno, i quali potrebbero far valere detrazioni ancora più elevate. Di norma, questo gruppo di assicurati dispone già oggi di un solido livello di previdenza. Inoltre, un incremento delle deduzioni avrebbe conseguenze negative sulla casse della Confederazione (-350 milioni l'anno per l'imposta federale diretta).

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