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Ferrovie: 175 linee regionali su 300 a rischio chiusura

È quanto previsto da un progetto di ordinanza federale preparata in vista della Riforma delle ferrovie 2 e inviato in consultazione la settimana scorsa
Foto d'archivio (Keystone)
Ferrovie: 175 linee regionali su 300 a rischio chiusura
È quanto previsto da un progetto di ordinanza federale preparata in vista della Riforma delle ferrovie 2 e inviato in consultazione la settimana scorsa
BERNA - Circa 175 linee ferroviarie regionali su 300 sono a rischio chiusura. È quanto previsto da un progetto di ordinanza federale preparata in vista della Riforma delle ferrovie 2 e inviato in consultazione la settimana scorsa. ...

BERNA - Circa 175 linee ferroviarie regionali su 300 sono a rischio chiusura. È quanto previsto da un progetto di ordinanza federale preparata in vista della Riforma delle ferrovie 2 e inviato in consultazione la settimana scorsa.

Concretamente, svela oggi la "NZZ am Sonntang", solo le linee che hanno un tasso di copertura dei costi superiore al 50% potranno dormire sonni tranquilli. Le altre, prima di effettuare investimenti, verrebbero sottoposte a una severa verifica di redditività.

Se una linea non risponde ai criteri di economicità definiti dalla Confederazione, occorrerà quindi "imperativamente esaminare se il suo esercizio può essere trasferito dalla ferrovia al bus". Tale condizione è contenuta nel rapporto esplicativo della procedura di consultazione redatto dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) a nome del governo.

Il momento più opportuno per procedere a questo tipo di verifica è quello che precede gli investimenti in nuovo materiale rotabile. I controlli verrebbero così effettuati ogni 20-30 anni. Per le linee con un grado di copertura inferiore al 30%, gli esami di economicità vanno invece fatti periodicamente, ossia in genere ogni quattro anni.

Se una linea non raggiunge il tasso di copertura minimo, ciò non significa comunque che sarà automaticamente soppressa. Se i binari vengono utilizzati anche da altri tipi di traffico - viaggiatori a lunga percorrenza e/o merci - i risparmi sarebbero infatti contenuti dato che l'infrastruttura verrebbe mantenuta. È quindi indispensabile uno stretto coordinamento tra traffico e infrastruttura.

Ats

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