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SCIAFFUSA

«È morta tra le mie braccia»

La famiglia della giovane calciatrice morta in campo dopo un malore, lo scorso 29 ottobre, parlano per la prima volta della tragica perdita
20 Minuten/TikTok
Fonte Blick
«È morta tra le mie braccia»
La famiglia della giovane calciatrice morta in campo dopo un malore, lo scorso 29 ottobre, parlano per la prima volta della tragica perdita

SCIAFFUSA - Aveva 13 anni e si chiamava Asmin, la giovane calciatrice che, lo scorso 25 ottobre, ha perso la vita durante una partita dopo essere stata colta da un malore. Una tragedia che ha stravolto la vita della sua famiglia che in quel momento si trovava sugli spalti e che oggi racconta al Blick il peso di quella terribile perdita.

In tribuna c'erano il padre e la madre. «È morta tra le mie braccia», ha ricordato quest'ultima al quotidiano d'oltralpe, raccontando che quel giorno Asmin non era in forma. «Non si sentiva bene durante la partita», ha spiegato, sottolineando che la giovane aveva temporaneamente lasciato il campo, aveva bevuto qualcosa di dolce per riprendere le energie e poi era tornata a giocare.

Non solo. Pochi minuti dopo l'inizio del secondo tempo «è uscita e ha vomitato». E poi è accaduto l'irreparabile. «Io e mio marito l'abbiamo subito soccorsa», la ragazza - colpita da un attacco cardiaco - ha fatto in tempo a dire alla madre «che non si sentiva per niente bene», prima di chiudere gli occhi tra le sue braccia. A nulla sono serviti i tentativi, immediati, di rianimarla da parte del personale medico.

Alla partita non era invece presente la sorella maggiore. «Per me lei era tutto. La mia unica sorella. La mia amica. Il mio tesoro, è così che la chiamavo. E ora non c'è più». La 21enne, chiamata dai genitori, ha raggiunto di corsa lo stadio. E oggi ancora non si capacita di quanto è accaduto quel giorno. «Ancora non riesco a credere che il mio tesoro non ci sia più».

I funerali della 13enne si sono svolti martedì scorso. E «c'erano quasi un migliaio di persone», ha raccontato la madre, incredula per l'enorme partecipazione «da parte di tutti».

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