Top manager pedinato: «Il direttore operativo non doveva andarsene»

Secondo David Herro, alto dirigente della società d'investimento americana Harris Associates, il presidente del Cda avrebbe dovuto difendere meglio la banca
ZURIGO - Il direttore operativo (COO) di Credit Suisse Pierre-Olivier Bouée non avrebbe dovuto andarsene e il presidente del consiglio di amministrazione (Cda) Urs Rohner avrebbe dovuto difendere meglio la banca: lo sostiene David Herro, alto dirigente della società d'investimento americana Harris Associates, importante azionista dell'istituto.
La vicenda legata a Iqbal Khan, il top manager pedinato su ordine dell'istituto, «mi sembra una campagna diffamatoria contro l'azienda, che è stata gonfiata in modo sproporzionato», afferma Herro in un'intervista pubblicata oggi sul sito web The Market. L'indignazione che ha portato alle dimissioni del COO Bouée è pertanto ai suoi occhi incomprensibile.
«Per quanto ne sappiamo, non è stata infranta nessuna legge», prosegue Herro, che era già sceso in campo a sostegno dell'istituto una decina di giorni or sono. Bouée, che aveva avviato la sorveglianza del manager di origine pakistana in procinto di passare a UBS, non avrebbe dovuto dimettersi per questo motivo.
Herro dice di capire la situazione delicata in cui si è trovato il presidente Rohner. «Io personalmente avrei però difeso con più forza Credit Suisse». Il CEO Tidjane Thiam - conclude - è stato a suo avviso trattato in modo ingiusto.




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