Cerca e trova immobili

SAN GALLO«L'ho nascosta perché temevo di aver sbagliato tutto come madre»

27.11.18 - 18:07
Una bimba di neanche due anni era stata trovata morta nella cantina di una casa di Staad nell'agosto del 2015. I genitori sono a processo per omicidio intenzionale
«L'ho nascosta perché temevo di aver sbagliato tutto come madre»
Una bimba di neanche due anni era stata trovata morta nella cantina di una casa di Staad nell'agosto del 2015. I genitori sono a processo per omicidio intenzionale

SAN GALLO - La storia di quella bambina di neppure due anni ritrovata morta in una valigia nascosta in una cantina di Staad aveva scioccato la Svizzera intera. Una morte che affonda le sue radici nel disagio. Entrambi i genitori - oggi a processo - avevano infatti problemi legati alla droga. E come nel film “Trainspotting” si erano semplicemente dimenticati della piccola, con lo stesso, inaccettabile, epilogo.

Jasmina, di soli 23 mesi, è morta così. Abbandonata a se stessa. Un giorno di giugno di tre anni fa. Ma oggi la madre - davanti al giudice che la incalza - la ricorda con dolcezza. «Vorrei solo tornare indietro per occuparmi di lei».

La donna continua ad interrogarsi su come tutto questo sia potuto accadere: «Non avrò mai una risposta sulla sua morte. L’ho vista viva per l’ultima volta il 25 giugno. Il giorno dopo non c’era più». La madre piange, disperata, sopraffatta dal senso di colpa. Poi spiega il perché abbia celato il corpo della sua piccola nella cantina di casa. «Avevo paura. Avevo paura di aver sbagliato tutto come madre. Allora l’ho nascosta».

La madre, infatti, racconta di aver preso il piccolo materasso di Jasmina, di averlo portato nel seminterrato e infilato in una valigia. «Sono andata più volte a controllare che non avesse freddo. Le ho anche cambiato i vestiti». Una giustificazione totalmente insensata per un gesto altrettanto assurdo. 

Un pentimento che però agli occhi dell’accusa suona falso e vuoto. «Il fatto che la piccola sia stata infilata in una valigia in un seminterrato infestato dagli scarafaggi mostra che c’era l’intenzione di nascondere il tutto».

Il ministero pubblico poi parla della dipendenza dei due genitori. «La droga veniva prima di tutto, prima del benessere della piccola». I due facevano uso di grandi quantitativi di cocaina. Tanto che - secondo quanto detto a processo - avrebbero speso oltre 180.000 franchi in due anni e mezzo per procurarsi la polvere bianca. «E la nascita della piccola non ha cambiato le loro abitudini. Dormivano e si facevano di coca tutto il giorno». Abitudini che secondo il tribunale hanno provocato la morte della figlioletta.

L'accusa - ricordiamo - ha chiesto per la madre dieci anni e mezzo di carcere e per il padre 8 anni, in entrambi i casi senza la condizionale, ipotizzando i reati di omicidio intenzionale, violazione del dovere d'assistenza e ripetuta infrazione alla legge federale sugli stupefacenti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE