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La pena complessiva del 29enne ammonta ad oltre sette anni da scontare. La fuga dei due risale al febbraio del 2016
LOSANNA / ZURIGO - È ormai cresciuta in giudicato la pena supplementare di sei mesi inflitta ad Hassan Kiko, il detenuto siriano di 29 anni che nel febbraio 2016 evase dalla prigione di Dietikon (ZH) con l'aiuto di una secondina.
A quanto si è appreso oggi da un'informazione del Tribunale federale, il detenuto non si è opposto alla sentenza del tribunale d'appello di Zurigo che lo scorso mese di ottobre ha confermato la condanna per istigazione all'aiuto all'evasione di detenuti.
Hassan Kiko è detenuto nel penitenziario di Lenzburg (AG), dove lo scorso luglio ha sposato l'ex secondina che lo aiutò ad evadere. Il 29enne, arrivato in Svizzera nel 2010, ha alle spalle tre condanne per reati a sfondo sessuale, fra cui lo stupro di una ragazza di 15 anni. Tenendo conto anche della nuova condanna, ha accumulato più di sette anni di carcere da scontare.
L'ex secondina 34enne che oggi porta il cognome Kiko è stata a sua volta condannata a 15 mesi di prigione con la condizionale per aiuto all'evasione.
I due fuggirono la notte dell'8 febbraio 2016 dal carcere zurighese, dove il siriano era detenuto in regime di carcerazione di sicurezza. Riuscirono a far perdere le tracce, dirigendosi in macchina in Italia. Dopo una fuga d'amore durata sei settimane, furono arrestati dai Carabinieri nelle prime ore del 25 marzo in un appartamento a Romano di Lombardia (Bergamo) e vennero in seguito estradati.
