Mercoledì sera due ragazzini hanno rischiato la vita per uno scherzo nei pressi di Berna. Il sindacato macchinisti mette in guardia
BERNA - Le sbarre erano abbassate da tempo mercoledì sera a un passaggio a livello di Köniz (BE), ma due ragazzini si trovavano ancora sui binari al sopraggiungere di un treno delle BLS. Correndo si sono messi in salvo all’ultimo momento e hanno raggiunto gli amici che li aspettavano dall’altra parte della sbarra. Una prova di coraggio - un pericolo mortale e un comportamento punibile, sottolinea la polizia - che ha costretto il macchinista a una frenata d’emergenza, riporta il Blick. Il video di un lettore testimonia la scena.
Il Sindacato svizzero dei macchinisti e aspiranti (VSLF) bolla l’azione come sconsiderata. Molti sottovalutano infatti la forza frenante di un treno: «In una situazione simile basta solo un piccolo errore, un inciampo ed è finita», commenta il presidente Hubert Giger. «Per il macchinista è uno scenario dell’orrore e un grosso peso soprattutto quando si tratta di ragazzini come in questo caso», aggiunge. Da quando la frenata d’emergenza viene attivata, infatti, non si può fare niente: solo sperare che la persona coinvolta ne esca sana e salva, spiega Giger. Il macchinista, del resto, rimane spesso ignaro dell’esito della frenata perché su alcuni tipi di treno non si possono vedere i binari immediatamente davanti alla locomotiva.
I ragazzini di Köniz, insomma, hanno giocato con la propria vita, ma non sono i soli ad aver rischiato. Chi provoca l’arresto completo di un convoglio mette infatti in pericolo anche la sicurezza dei passeggeri, sottolinea il presidente del sindacato, che lavora come macchinista da quasi 30 anni: «Può finire loro del caffè bollente sulle gambe, possono cadere dalle scale, possono cadere loro dei bagagli in testa: è tutto possibile», assicura.
Fortunatamente, nell’episodio di mercoledì nessuno è rimasto ferito. Lo scherzo potrebbe però costare caro ai responsabili: «Se venissero presi rischierebbero multe fino a 10mila franchi», fa sapere la portavoce delle BLS, Helene Soltermann. Il motivo: per la Legge federale sulle ferrovie si tratta di un delitto perseguibile d’ufficio.