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SVIZZERAIl caldo aumenta il rischio di infortuni sul lavoro

10.07.23 - 09:43
La Suva: «Nei giorni con temperature superiori ai 30 gradi si verifica il 7% in più di infortuni»
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Il caldo aumenta il rischio di infortuni sul lavoro
La Suva: «Nei giorni con temperature superiori ai 30 gradi si verifica il 7% in più di infortuni»

LUCERNA - Sole e alte temperature aumentano il rischio di incidenti sul lavoro: è quanto emerge da un'analisi statistica effettuata da Suva, secondo cui nei giorni in cui la colonnina di mercurio supera i 30 °C «si verificano il sette per cento in più di infortuni rispetto agli altri giorni dell’estate».
 
I lavoratori più a rischio sono quelli che svolgono un'attività all'aperto, come come giardinieri, operatori di depositi, copritetti o addetti di cantieri stradali.

«Il calore ci rende stanchi e influisce negativamente sulla concentrazione e inoltre significa stress per il corpo umano - spiega Irène Kunz-Vondracek, medico del lavoro presso la Suva - una pala sul pavimento può così trasformarsi facilmente in un pericolo di inciampo. Ecco perché è importante prestare attenzione ai segnali del corpo - argomenta - e adattare il ritmo di lavoro. Le temperature elevate - avverte - possono comportare malattie come crampi da calore, esaurimento da calore o colpo di calore».

Questi disturbi di salute si verificano rapidamente «e possono essere pericolosi per la vita in determinate circostanze», aggiunge Kunz-Vondracek.

Per evitare rischi il medico di Suva consiglia di «svolgere lavori fisici pesanti all’aperto al mattino se possibile, allestire zone d’ombra per le postazioni di lavoro esposte e inserire delle pause, proteggere la testa dal calore e dai raggi UV e a seconda dei requisiti di sicurezza, utilizzare un casco con protezione per la nuca e visiera oppure un cappello da sole, coprire il maggior numero possibile di aree della pelle con indumenti di lavoro leggeri estivi e applicate la crema solare sulle aree libere della pelle più volte al giorno».

In tal senso e in ragione del fatto che «ogni anno circa 25 000 persone sono vittime di melanoma, di cui 1000 sono casi professionali», a partire da quest’anno la Suva effettuerà delle ispezioni «per verificare se le misure di protezione UV sono state applicate correttamente». 

In campo, sul fronte della prevenzione, anche «un programma di screening medico volto a migliorare la diagnosi precoce del melanoma nelle persone che hanno lavorato al sole per anni e sono state esposte a radiazioni UV nocive».

Per evitare problemi di salute legati al grande caldo vale poi la raccomandazione di sempre: «Prestate attenzione alla sensazione di sete e bevete 2,5 dl di acqua almeno ogni 20 minuti per evitare un deficit di liquidi dovuto all’evaporazione del sudore - raccomanda Kunz-Vondracek - ed è importante bere abbastanza liquidi già prima di iniziare il lavoro. E fare pause all’ombra a intervalli regolari, con diverse pause più piccole che hanno un valore ricreativo più elevato rispetto ad alcune lunghe pause».

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