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SVIZZERA«Si macellano ancora troppi animali gravidi»

08.06.22 - 06:30
Un'interpellanza dei Verdi chiede al Consiglio federale i numeri degli abbattimenti
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«Si macellano ancora troppi animali gravidi»
Un'interpellanza dei Verdi chiede al Consiglio federale i numeri degli abbattimenti
La consigliera nazionale Valentine Python attira l'attenzione sul dolore arrecato ai feti. La situazione appare sotto controllo in Ticino: «Da noi pochissimi capi e tutti hanno un certificato» replica il segretario agricolo Sem Genini

BERNA - In Svizzera, l’abbattimento di animali in stato avanzato di gravidanza non è regolamentato né vietato dalla legge. Secondo uno studio che risale al 2012 e che analizzava due settimane di lavoro al mattatoio di Oensingen a Zurigo, era emerso che la percentuale di vacche macellate che avevano superato il quinto mese di gravidanza, era del 5,67% (circa 20’000 capi) e che il 28,8% dei contadini era a conoscenza della gestazione. La ricerca aveva inoltre dimostrato che i feti durante la macellazione potrebbero sentire dolore a causa del dissanguamento.

Chi gestisce - Sul tema, che apre a riflessioni dal punto di vista etico, torna ora la consigliera nazionale vodese Valentine Python (Verdi). In assenza di norme federali, a gestire la questione è l’Associazione Proviande, che ha riunito undici attori tra cui otto rappresentanti del settore della carne, due esponenti dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria (OSAV) e un difensore dei diritti degli animali (PSA). Dal 2017 i produttori di carne si attengono a una raccomandazione monitorata periodicamente dal gruppo di lavoro di Proviande. Le associazioni di categoria affermano che a seguito della messa in atto di questa misura, l’1,1% delle vacche macellate controllate, è giunta oltre il quinto mese di gravidanza (circa 4’000 capi di bestiame).

La richiesta al Consiglio federale - L'attuale vuoto legislativo ha spinto Valentine Python a chiedere al Consiglio federale di fare chiarezza sul tema. A iniziare dalle procedure decisionali all’interno di Proviande. La consigliera nazionale si chiede inoltre quale sia il ruolo dell’ OSAV e in che modo esso assicura l’equilibrio tra il benessere degli animali e gli interessi del settore. 

«No ad altra burocrazia» - «In Ticino sono veramente pochissimi i capi macellati in gestazione e tutti hanno un certificato» sottolinea, sull'altro fronte, Sem Genini, responsabile dell'Unione Contadini Ticinesi. «Nessuno - aggiunge - macella intenzionalmente un animale gravido, a meno che non sia in grado di portare a termine la gestazione. Gli allevatori sono inoltre a fornirne le motivazioni con il certificato accompagnatorio». Secondo l'esponente del mondo agricolo l'ulteriore legislazione chiesta dall'interpellanza non è necessaria: «Non ci vogliono più leggi e più burocrazia, il mondo contadino ha già... passione, un cuore e un'anima per i propri animali, oltre alle conoscenze pratiche della realtà». 

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