Cerca e trova immobili
SVIZZERA

«Si macellano ancora troppi animali gravidi»

Un'interpellanza dei Verdi chiede al Consiglio federale i numeri degli abbattimenti
Deposit
«Si macellano ancora troppi animali gravidi»
Un'interpellanza dei Verdi chiede al Consiglio federale i numeri degli abbattimenti
La consigliera nazionale Valentine Python attira l'attenzione sul dolore arrecato ai feti. La situazione appare sotto controllo in Ticino: «Da noi pochissimi capi e tutti hanno un certificato» replica il segretario agricolo Sem Genini
BERNA - In Svizzera, l’abbattimento di animali in stato avanzato di gravidanza non è regolamentato né vietato dalla legge. Secondo uno studio che risale al 2012 e che analizzava due settimane di lavoro al mattatoio di Oensingen a ...

BERNA - In Svizzera, l’abbattimento di animali in stato avanzato di gravidanza non è regolamentato né vietato dalla legge. Secondo uno studio che risale al 2012 e che analizzava due settimane di lavoro al mattatoio di Oensingen a Zurigo, era emerso che la percentuale di vacche macellate che avevano superato il quinto mese di gravidanza, era del 5,67% (circa 20’000 capi) e che il 28,8% dei contadini era a conoscenza della gestazione. La ricerca aveva inoltre dimostrato che i feti durante la macellazione potrebbero sentire dolore a causa del dissanguamento.

Chi gestisce - Sul tema, che apre a riflessioni dal punto di vista etico, torna ora la consigliera nazionale vodese Valentine Python (Verdi). In assenza di norme federali, a gestire la questione è l’Associazione Proviande, che ha riunito undici attori tra cui otto rappresentanti del settore della carne, due esponenti dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria (OSAV) e un difensore dei diritti degli animali (PSA). Dal 2017 i produttori di carne si attengono a una raccomandazione monitorata periodicamente dal gruppo di lavoro di Proviande. Le associazioni di categoria affermano che a seguito della messa in atto di questa misura, l’1,1% delle vacche macellate controllate, è giunta oltre il quinto mese di gravidanza (circa 4’000 capi di bestiame).

La richiesta al Consiglio federale - L'attuale vuoto legislativo ha spinto Valentine Python a chiedere al Consiglio federale di fare chiarezza sul tema. A iniziare dalle procedure decisionali all’interno di Proviande. La consigliera nazionale si chiede inoltre quale sia il ruolo dell’ OSAV e in che modo esso assicura l’equilibrio tra il benessere degli animali e gli interessi del settore. 

«No ad altra burocrazia» - «In Ticino sono veramente pochissimi i capi macellati in gestazione e tutti hanno un certificato» sottolinea, sull'altro fronte, Sem Genini, responsabile dell'Unione Contadini Ticinesi. «Nessuno - aggiunge - macella intenzionalmente un animale gravido, a meno che non sia in grado di portare a termine la gestazione. Gli allevatori sono inoltre a fornirne le motivazioni con il certificato accompagnatorio». Secondo l'esponente del mondo agricolo l'ulteriore legislazione chiesta dall'interpellanza non è necessaria: «Non ci vogliono più leggi e più burocrazia, il mondo contadino ha già... passione, un cuore e un'anima per i propri animali, oltre alle conoscenze pratiche della realtà». 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE