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SVIZZERA

I locali notturni rischiano di spegnere la musica per sempre

L'intero settore è confrontato con grosse difficoltà, stando a un sondaggio realizzato tra un centinaio di club e bar.
Ti Press
Fonte ats
I locali notturni rischiano di spegnere la musica per sempre
L'intero settore è confrontato con grosse difficoltà, stando a un sondaggio realizzato tra un centinaio di club e bar.
Dall'introduzione del regime "2G" e "2G+" a metà dicembre, il fatturato del locali notturni è infatti crollato del 60-70%. Un'estensione fino a marzo sarebbe un possibile colpo di grazia.
BERNA - Dall'introduzione del regime "2G" e "2G+" a metà dicembre, il fatturato del locali notturni è crollato del 60-70%. Lo indica un sondaggio della Commissione svizzera dei bar e dei club (CSBC) realizzato tra un centinaio dei suoi ...

BERNA - Dall'introduzione del regime "2G" e "2G+" a metà dicembre, il fatturato del locali notturni è crollato del 60-70%. Lo indica un sondaggio della Commissione svizzera dei bar e dei club (CSBC) realizzato tra un centinaio dei suoi membri.

Stando all'inchiesta, il 46% dei luoghi che ospitano eventi, il 16% dei club e il 7% dei bar hanno già dovuto cessare l'attività per motivi economici. Un'estensione della regola "2G+" fino alla fine di marzo, come proposto mercoledì dal Consiglio federale, farebbe precipitare il settore in difficoltà definite da CSBC «esistenziali».

Attualmente, solo l'8% dei luoghi che ospitano eventi sono ancora regolarmente aperti. La proporzione è del 18% per i club e del 27% per i bar. La maggior parte dei locali ha indicato di risparmiare sui contenuti culturali, in particolare a danno degli artisti locali. Nel 70% degli stabilimenti, una parte del personale è in disoccupazione parziale.

In questo contesto, il settore ha bisogno rapidamente di un sostegno. Il versamento per i casi di rigore previsto in aprile sarà por molti troppo tardi.

CSBC chiede inoltre la proroga della durata della disoccupazione parziale. L'alternativa sono licenziamenti. Il settore - sottoposto a severe restrizioni da marzo 2020 - auspica anche una strategia d'uscita affidabile.

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