Ulteriore calo della disoccupazione: «Effetti stagionali, ma non solo...»

Boris Zürcher, direttore della divisione lavoro presso la Seco, commenta i buoni risultati dell'occupazione ad agosto.
Il funzionario: «Il calo della disoccupazione è ampio e concerne quasi tutti i settori, le regioni e i gruppi di popolazione».
BERNA - Il mercato del lavoro elvetico si sta riprendendo bene dalla crisi del coronavirus: «La dinamica è straordinariamente positiva», afferma Boris Zürcher, direttore della divisione lavoro presso la Segreteria di Stato dell'economia (Seco).
Il calo della disoccupazione (al 2,7%) registrato in agosto è legato a effetti stagionali, ma non solo: il dato spurgato da questi elementi si è infatti contratto dal 3,0% al 2,9% sull'arco di un mese. «Ciò è particolarmente rallegrante», ha osservato Zürcher commentando le informazioni diffuse in mattinata dai suoi collaboratori. Persino nella ristorazione, che soffre la crisi del coronavirus, i senza lavoro in quest'ottica sono scesi al 6,3%.
Il calo della disoccupazione è ampio e concerne quasi tutti i settori, le regioni e i gruppi di popolazione. Secondo Zürcher una ulteriore prova della buona tenuta del mercato è il fatto che il numero dei posti vacanti sia elevato. Notevole viene inoltre definita la flessione del personale in regime di lavoro ridotto, per cui sono stati pubblicati i dati di giugno. Stando all'alto funzionario nel frattempo il numero delle persone interessate potrebbe essere sceso sotto le 150'000, magari anche sotto 100'000.
Per il futuro la Seco resta ancorata alla previsione di un tasso di disoccupazione del 3,1% per il 2021 e del 2,8% per il 2022. Nuove stime saranno rese note la settimana prossima. «Rimaniamo complessivamente molto ottimisti», ha confidato Zürcher. Questo perché non vi sono segnali di un'ondata di fallimenti aziendali e di licenziamenti, sebbene in alcuni comparti - per esempio nell'aviazione - vi saranno adattamenti strutturali.




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