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SVIZZERA

Netto aumento femminile nel mercato del lavoro

Anche il livello di qualificazione delle donne è cresciuto fra il 2010 e il 2019.
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Netto aumento femminile nel mercato del lavoro
Anche il livello di qualificazione delle donne è cresciuto fra il 2010 e il 2019.
NEUCHÂTEL - In Svizzera, con l’aumento di oltre tre punti percentuali tra il 2010 e il 2019, il tasso di donne occupate di 15 e più anni ha raggiunto per la prima volta il 60%. Un incremento superiore alla media è stato osservato...

NEUCHÂTEL - In Svizzera, con l’aumento di oltre tre punti percentuali tra il 2010 e il 2019, il tasso di donne occupate di 15 e più anni ha raggiunto per la prima volta il 60%. Un incremento superiore alla media è stato osservato per quelle di età compresa tra 55 e 64 anni (+9,6 punti percentuali, arrivando al 66,6%) e quelle tra 25 e 39 anni (+6,3 punti percentuali, arrivando all’83,5%). Ha segnato un netto aumento anche il tasso di persone occupate tra le madri il cui figlio più giovane ha meno di 7 anni (+10,3 punti percentuali, passato al 74,8%) e tra quelle il cui figlio più giovane ha tra i 7 e i 14 anni (+4,8 punti percentuali, passato all’81,7%).
 
Svizzera al secondo posto in Europa - In Europa (UE/AELS) il tasso di persone occupate più alto per le donne tra 15 e 64 anni si riscontra in Islanda (81,9%). Al secondo posto si colloca la Svizzera con un tasso del 76,3%, nettamente superiore a quello della media europea (UE-28: 64,1%). Tra i Paesi confinanti, in Germania (72,8%) e in Austria (69,2%) il tasso di donne occupate è similmente alto, mentre in Italia si situa invece al penultimo posto (50,1%). In Francia, nel 2019 questa quota ammontava al 62,4%.
 
Più donne altamente qualificate - Nel lasso di tempo in esame, la quota di donne altamente qualificate occupate in Svizzera è aumentata di 8,8 punti percentuali, passando al 50,1%. Conformemente alla Classificazione internazionale tipo delle professioni (CITP 08), sono considerate altamente qualificate le seguenti categorie professionali principali: dirigenti, professioni intellettuali e scientifiche; professioni tecniche intermedie. In Europa, in media, le donne che esercitano professioni altamente qualificate sono leggermente meno numerose, seppure se ne osservi anche qui un aumento (+3,4 punti percentuali, quota passata al 45,2%). In Lussemburgo e in Svezia, la percentuale di donne occupate altamente qualificate è nettamente superiore a quella riscontrata in Svizzera (2019: risp. 63,9 e 58,6%).
 
Grado di occupazione medio - Il grado di occupazione medio delle donne occupate a tempo parziale è passato dal 46 al 49% tra il 2010 e il 2019 e tale aumento è da ricondurre principalmente all’incremento della quota dei gradi di occupazione tra il 70 e l’89% (+2,7 punti percentuali, passata al 16,2% delle donne occupate).
Per contro, la quota dei gradi di occupazione al di sotto del 20% è sceso leggermente (–0,7 punti percentuali, al 5,3% delle donne occupate).
 
Anche per quanto riguarda l’occupazione a tempo parziale, la Svizzera si colloca al secondo posto rispetto a tutti i Paesi dell’UE/AELS. Nel 2019, il 62,7% delle donne in Svizzera lavorava a tempo parziale. Questa percentuale è più alta solo nei Paesi Bassi (75,5%). In tutta Europa, nel 2019, quasi un terzo delle donne occupate lavorava a un grado di occupazione ridotto.
 
Plurioccupazione parecchio diffusa - In Svizzera, nel 2019 il 10,7% delle donne occupate (apprendiste escluse) aveva diversi posti di lavoro (2010: 9,0%). Nell’UE-28, la plurioccupazione è in media quasi la metà (4,5% incluse le apprendiste). Le percentuali più alte di donne plurioccupate sono state rilevate in Islanda (11,4%), mentre la Svizzera si colloca al secondo posto (10,4%).
 
Sanità e assistenza sociale - Nel 2019, la maggior parte delle donne lavorava nel settore «Sanità e assistenza sociale». Tra il 2010 e il 2019, questo ramo economico ha anche registrato l’incremento maggiore (+2,8 punti percentuali, quota passata al 23,7%). Al secondo posto si colloca il ramo economico «Commercio e riparazioni», che però ha subito il calo più netto (–2,8 punti percentuali, quota passata al 12,9%). In calo anche la quota di donne occupate nel ramo «Servizi di alloggio e ristorazione» (2010: 5,8%; 2019: 4,7%).
 

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