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Il presidente kosovaro: «Ci è piaciuto il gesto dell’aquila bicipite» 20 Minuten ha incontrato Hashim Thaçi al Wef. Abbiamo parlato di kosovari in Svizzera, dell’aquila bicipite e di Greta
DAVOS - Alla guida del piccolo Stato balcanico dall'aprile del 2016, il presidente del Kosovo, Hashim Thaçi, si trova come molti altri leader mondiali a Davos per il World Economic Forum (Wef). 20 Minuten lo ha incontrato.
Signor Thaçi, come descriverebbe le relazioni tra la Svizzera e il Kosovo?
Abbiamo relazioni eccellenti. Il nostro obiettivo è diventare la Svizzera dei Balcani: dall’aspetto della convivenza di molti popoli di diverse etnie a quello dello sviluppo economico, del benessere e della pace.
Che cosa distingue i kosovari che vivono in Svizzera da quelli in Kosovo? I “nostri” kosovari sono più puntuali?
(Ride) Non fa differenza dove viviamo, noi albanesi siamo tutti uguali. È bello d’estate poter incontrare in Kosovo tutta questa gente proveniente dalla Svizzera. Perché portano con sé non solo delle esperienze interessanti, ma anche denaro e investimenti.
Ci sono giovani albanesi cresciuti in Svizzera che tornano nel loro Paese d’origine con una buona formazione e aprono delle attività. Questo trend continua?
Vogliamo creare delle condizioni per cui chi vuole tornare possa farlo. Al contempo, ci rallegriamo per coloro che hanno avuto successo in Svizzera e vogliono restarci.
A proposito di restare qui: la disturba che Xhaka, Shaqiri & co. giochino per la Svizzera?
Li vedrei giocare da noi molto volentieri, ma siamo comunque contenti di vederli giocare per la Svizzera. Conosco le loro famiglie. Sono ottime famiglie che si sono impegnate per la causa nazionale. Ci è piaciuto molto il gesto dell’aquila bicipite che hanno fatto quando hanno segnato. Ognuno dovrebbe avere il diritto di festeggiare la propria vittoria come crede.
La 16enne Greta Thunberg è la guest star del Wef. Che cosa pensa della giovane ambientalista svedese?
Greta è un pezzo di Davos. Secondo me, oggi come oggi essere verdi rappresenta la più grande forma di patriottismo che possa esistere. Oggi, essere patrioti non significa fare la guerra, ma piantare degli alberi.
