Il Capo dell'Esercito svizzero Philippe Rebord ritiene positivo che alla guida del Dipartimento della difesa vi sia una donna
BERNA - Il capo dell'Esercito svizzero Philippe Rebord ritiene che l'arrivo di Viola Amherd alla testa del Dipartimento della difesa (DDPS) possa portare a una maggiore accettazione, in seno al Consiglio federale, dei temi relativi alle forze armate.
«Credo che la discussione sull'esercito potrà diventare più obiettiva», afferma Rebord in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung. Finora a volte si notava infatti un riflesso anti-UDC, osserva l'alto ufficiale.
Secondo il comandante di corpo il fatto che la nuova responsabile del DDPS sia una donna sarà un vantaggio nei rapporti con la truppa: potrà infatti assumere il suo ruolo senza essere confrontata con pregiudizi.
Il 61enne prende anche posizione sullo scandalo dell'uso allegro dei soldi del contribuente ai vertici dell'esercito, con voli in elicottero per le mogli dei graduati e fiumi di alcol nei festini. A suo avviso è necessario un cambiamento culturale. «Ci siamo concentrati sui budget, ma non ci siamo chiesti come le spese effettuate influenzino l'immagine dell'esercito: questo è stato un errore». Nel mese di luglio è stato introdotto un nuovo regolamento sui rimborsi spese.
Al centro delle critiche vi è anche lo stesso Rebord. «Ho dovuto ammettere a me stesso che avevo bisogno di questo impulso dall'esterno per potermi interrogare sul mio operato. Nel frattempo capisco che per esempio i voli in elicottero non sono accettabili per la popolazione», argomenta.