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VAUD / BERNAMühleberg, il Tribunale federale non entra in materia

23.10.18 - 12:00
Due privati che abitano vicino alla centrale nucleare esigevano che l'autorità federale di vigilanza invalidasse alcune misure indicate nel piano di sicurezza della centrale
Keystone
Mühleberg, il Tribunale federale non entra in materia
Due privati che abitano vicino alla centrale nucleare esigevano che l'autorità federale di vigilanza invalidasse alcune misure indicate nel piano di sicurezza della centrale

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) non è entrato in materia sul ricorso di due privati che abitano vicino alla centrale nucleare di Mühleberg alle porte di Berna. Appoggiati da Greenpeace, i due esigevano che l'autorità federale di vigilanza IFSN non potesse considerare valide alcune misure indicate nel piano di sicurezza della centrale.

I due ricorrenti avevano ottenuto una vittoria parziale lo scorso maggio davanti al Tribunale amministrativo federale (TAF). Questo aveva ritenuto che in caso di un'alluvione eccezionale non è sufficientemente provato che le misure prese dalla centrale siano efficaci. Il TAF aveva quindi stabilito che l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) rivedesse taluni aspetti del dispositivo di sicurezza proposto dal gestore dell'impianto - il gruppo BKW Energie - per far fronte a una piena eccezionale dell'Aare, evento che potrebbe prodursi ogni 10'000 anni.

I giudici di San Gallo, per contro, non avevano ammesso una richiesta dei due bernesi: che l'IFSN non potesse considerare idonei elementi che non sono stati certificati per la sicurezza nucleare. Concretamente, si tratta di pompe mobili e di un serbatoio di acqua destinata ad assicurare il raffreddamento del reattore in caso di mancato funzionamento del sistema principale della centrale, che sarà peraltro messa definitivamente fuori servizio il 20 dicembre 2019.

Nella sentenza pubblicata oggi, il Tribunale federale ritiene che i due abitanti della zona della centrale non abbiano un interesse giuridicamente protetto per ottenere una decisione sulla legalità delle azioni condotte dall'IFSN nell'ambito della sua attività di vigilanza. Il loro interesse riconosciuto si limita alla garanzia che le misure di protezione previste dalla legge siano effettivamente applicate.

L'alta corte di Losanna rammenta che, conformemente alla sentenza del TAF, l'IFSN deve di nuovo occuparsi delle misure proposte da BKW Energie. Una nuova decisione al riguardo sarà dunque presa al termine di questo esame.

L'impiego di pompe mobili è certo stato ammesso in linea di principio dal TAF, ma l'IFSN dovrà ancora precisarne la funzione esatta. Questa è stata definita finora unicamente sulla base di modelli numerici che non sono stati verificati da un'autorità indipendente.

Sempre secondo il TAF, i responsabili della centrale devono anche fornire maggiori informazioni su come garantire a lungo termine il raffreddamento di emergenza del reattore. Qualora non si potesse attingere dal fiume, vi è un serbatoio con acqua sufficiente per un'ora e mezzo, ma non è chiaro cosa succederebbe una volta superato questo lasso di tempo. L'IFSN deve determinarlo e stabilire come sarebbe organizzata la collaborazione con l'azienda dell'acqua potabile, che sfrutta in tempi normali questa riserva.

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