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SVIZZERATratta di esseri umani, la maggior parte è nigeriana

15.05.18 - 00:01
Un quarto delle 228 donne assistite nella Svizzera tedesca erano obbligate a prostituirsi
Keystone
Tratta di esseri umani, la maggior parte è nigeriana
Un quarto delle 228 donne assistite nella Svizzera tedesca erano obbligate a prostituirsi

BERNA - L'anno scorso in Svizzera sono stata aiutate almeno 315 donne vittime della tratta di esseri umani e dello sfruttamento per prostituzione o lavoro. Il maggior numero era costituito da nigeriane.

In Svizzera tedesca, il Centro d'intervento per le vittime della tratta delle donne (FIZ) con sede a Zurigo è venuto in soccorso a 228 donne. Nigeriane e ungheresi hanno entrambe costituito il 15% dei 111 nuovi dossier aperti nel 2017. Quasi tutte le nigeriane sono richiedenti asilo. La quota di quest'ultima categoria (di ogni nazionalità) è cresciuta dal 10 al 34% da un anno all'altro, sottolinea il FIZ nel rapporto annuale appena pubblicato. Un quarto delle 228 assistite erano obbligate a prostituirsi.

Fatta eccezione per Ginevra, l'associazione romanda di sostegno alle vittime di ogni forma di tratta e sfruttamento (ASTREE) ha seguito in totale, soprattutto nel canton Vaud, una cinquantina di casi fra quelli nuovi e quelli già in corso. Circa quattro quinti concernevano la prostituzione forzata e un decimo lo sfruttamento del lavoro. Undici casi riguardavano nigeriane, quasi tutte costrette a prostituirsi nelle vie di Losanna. Sul totale, per 16 donne era pendente un procedura d'asilo mentre un numero maggiore non aveva documenti.

Nella città di Calvino, il Centro sociale protestante ha preso a carico altre 38 donne, solo quattro provenienti dalla Nigeria. Un po' più della metà dei casi riguardava lo sfruttamento della prostituzione il resto quello del lavoro.

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