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BASILEANove ultrà italiani in carcere preventivo dopo gli incidenti di Basilea-Roma

18.09.09 - 15:32
La polizia li accusa di aver volontariamente aggredito gli agenti intervenuti in forze per calmare gli animi tra le due tifoserie.
Keystone
Nove ultrà italiani in carcere preventivo dopo gli incidenti di Basilea-Roma
La polizia li accusa di aver volontariamente aggredito gli agenti intervenuti in forze per calmare gli animi tra le due tifoserie.

BASILEA -  Nove tifosi italiani sono stati posti in carcere preventivo in seguito ai gravi incidenti avvenuti ieri sera a Basilea prima e dopo la partita tra la squadra locale e la Roma. La polizia li accusa di aver volontariamente aggredito gli agenti intervenuti in forze per calmare gli animi tra le due tifoserie. Lo indica oggi in una nota la procura basilese, precisando che tre poliziotti sono rimasti feriti.

Gli hooligan - di età compresa tra i 19 e i 37 anni, tutti provenienti dalla regione di Roma - dovranno rispondere di aggressione, violenza contro funzionari e sommossa. Stando al comunicato della procura, i facinorosi si sono "distinti per la loro brutalità" e sono stati fermati già prima dell'incontro, vinto poi dalla squadra renana per 2:0.

"Il peggio per gli agenti è stato evitato soltanto grazie all'intervento dei colleghi", ha precisato un portavoce della procura, aggiungendo che "la polizia non era mai stata attaccata in modo tanto violento" attorno allo stadio San Giacomo. Rimane da stabilire se i nove ultrà abbiano già precedenti nel loro paese per incidenti simili.

Dopo il fischio finale, sono invece stati soprattutto i fan basilesi a cercare la rissa. Tuttavia, la polizia è riuscita ad interporsi. Nonostante ciò alcune bottiglie sono state gettate contro macchine con targhe italiane. Due fan del Basilea sono stati temporaneamente arrestati e poi rilasciati.

La situazione si è calmata soltanto un'ora e mezzo dopo la fine della partita. Gli "pseudo-tifosi" si sono semplicemente dispersi, ha precisato un portavoce della polizia basilese, il quale non ha voluto fornire il numero di agenti impiegati, limitandosi a parlare di "presenza massiccia". Ha tuttavia indicato che unità delle polizie bernesi ed argoviesi sono venute a dar man forte ai loro colleghi di Basilea Città e Campagna.


 

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