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SECONDA LEGAImperatori: "Il Ticino in LNB? Serve collaborazione fra HCL e HCAP

21.02.13 - 07:30
L’allenatore del Biasca ha commentato la stagione negativa della sua squadra che disputerà i playout di Seconda Lega e ha fornito il suo parere a proposito di un’unione ticinese
ti-press
Imperatori: "Il Ticino in LNB? Serve collaborazione fra HCL e HCAP
L’allenatore del Biasca ha commentato la stagione negativa della sua squadra che disputerà i playout di Seconda Lega e ha fornito il suo parere a proposito di un’unione ticinese
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BIASCA – Anche la Seconda Lega di hockey su ghiaccio sta entrando nel vivo. Se da una parte la seconda squadra del Bellinzona ha vinto gara-1 dei quarti di finale dei playoff, il Biasca rischia seriamente di essere relegato in Terza Lega. La compagine delle Tre Valli, nonostante abbia una rosa di livello, sfiderà due volte sia il Kreuzlingen che il Rapperswil II nei playout e la squadra che avrà meno punti al termine delle quattro sfide sarà condannata. L’allenatore Paolo Imperatori ci crede ed è convinto che la sua squadra si salverà.

Paolo Imperatori, come commenti la stagione del Biasca?
“Obiettivamente abbiamo fatto una stagione bruttissima, dovevamo essere almeno a metà classifica, considerato anche il nostro potenziale. Abbiamo tutte le carte in regola per salvarci, ma fatichiamo a ottenere vittorie, quindi non dobbiamo sottovalutare la situazione. La classifica era divisa in due nella Regular Season, a parte le prime quattro, dalla quinta in poi c’era un equilibrio incredibile”.

Quali sono stati i problemi secondo te?
“Da una parte il livello di gioco si alza costantemente ogni anno e dall’altra abbiamo i soliti problemi di numero di giocatori. Siamo molto pochi per un campionato come quello di Seconda Lega ed è sempre stato così. Finora la squadra era sempre riuscita a gestire la situazione, ora  che il livello si è alzato abbiamo accusato il colpo e ci siamo classificati ultimi. Il nostro problema è che non abbiamo un settore giovanile e diversi ragazzi svolgono delle professioni serali. In questo modo non possiamo mai lavorare sulla tattica o sulle situazioni speciali con tutti gli effettivi”.

Sia Chiasso che Bellinzona sono in semifinale dei playoff di Prima Lega, ma anche se vincessero il campionato non potrebbero salire in LNB per mancanza di fondi. Cosa ne pensi?
“Una squadra ticinese in LNB in futuro potrebbe essere una cosa realizzabile e non siamo poi cosi distanti, visto che Chiasso e Bellinzona stanno facendo veramente bene in Prima Lega. È comunque necessaria una collaborazione fra Ambrì e Lugano a causa dei costi non indifferenti che comporta la Lega Cadetta. Chiaramente non è così semplice, ma se ci fosse un intermediario che riuscisse a far capire che si lavora solo per il bene dei giocatori e della squadra, questo diventerebbe fattibile”.

Quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi?
“Per i giovani che escono dai settori giovanili e che sono ancora acerbi per la LNA, giocare in una squadra della Serie Cadetta del nostro cantone sarebbe un'ottima soluzione per la crescita del movimento giovanile. L'ideale sarebbe avere una squadra partner-team come lo era il Coira per il Lugano qualche anno fa, una squadra senza troppe ambizioni di vittoria che contribuisca unicamente alla formazione, anche se vincere è importante e fa parte di un processo di crescita, quindi bisogna valutare tutti gli aspetti. Anche andarsene dal cantone è però un’esperienza che ti forgia il carattere, perché un ragazzo ha la possibilità di misurarsi con un'altra realtà, di lottare per un posto in squadra e di capire a che livello si trova”.

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