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HCLA Lugano si lavora per la svolta, ma con un tour de force alle porte...

13.01.20 - 13:13
Dalla Cornèr Arena arriva qualche segnale incoraggiante. I bianconeri hanno però ancora tanta strada da fare
keystone-sda.ch / STR (Samuel Golay)
A Lugano si lavora per la svolta, ma con un tour de force alle porte...
Dalla Cornèr Arena arriva qualche segnale incoraggiante. I bianconeri hanno però ancora tanta strada da fare
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LUGANO - Uno stop in trasferta e il successo riparatore della Cornèr Arena: il Lugano ha chiuso il weekend del back-to-back raccogliendo il minimo sindacale per continuare a correre con serenità verso i playoff.

I bianconeri non hanno saputo accelerare, questo è vero; di fronte a un avversario complicato hanno in ogni caso dimostrato di essere vivi. Modesti alla Vaillant Arena, Klasen - positivo - e soci, si sono rifatti meno di 24 ore dopo davanti ai propri sostenitori. Non hanno destato una grandissima impressione ma almeno hanno messo le mani su tre punti molto, molto, pesanti. L'incostanza, il continuo su e giù, ha d'altronde segnato le prime uscite del Lugano targato Serge Pelletier. La squadra è migliorata rispetto a quando in panca sedeva Kapanen, ma ancora non ha quella continuità necessaria per stabilizzarsi tra le prime otto della classifica. Con il 54enne al timone sono arrivate tre vittorie e tre sconfitte; i bianconeri subiscono meno reti (2,5 a incontro, rispetto alle 2,93 della prima parte di stagione) ma pure la loro produzione offensiva è calata (2,33 gol fatti contro 2,57). Accanto a un McIntyre ispirato è cresciuto Klasen; contemporaneamente si è tuttavia un po' smarrito Fazzini. Il nuovo allenatore è insomma riuscito a risolvere qualche problema, portando immediatamente serenità e positività all'interno dello spogliatoio; il grosso del lavoro lo ha in ogni caso ancora davanti a sé. Il tempo e il calendario non sono poi dalla sua parte: in 19 giorni, da domani fino a inizio febbraio, Zurkirchen e soci saranno infatti impegnati in un tour de force da sette match che li vedrà cimentarsi in quattro trasferte sulla carta proibitive (Ginevra, Zurigo, Zugo e Bienne) e tre match casalinghi “abbordabili” (Langnau, Rapperswil e ancora Davos). Ogni errore commesso, come ovvio vista la situazione venutasi a creare, potrebbe essere pagato a carissimo prezzo.

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COMMENTI
 

GI 4 anni fa su tio
era già stato fissato ad agosto.....non serve recriminare.....vulta indré i manig e pedalaa!

Evry 4 anni fa su tio
Risposta a GI
Vero !!!!

SSG 4 anni fa su tio
Risposta a GI
scusa, ma dall'articolo non capisco chi recrimina. Allenatore? giocatori? cda?
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