Reto Kläy, direttore sportivo dello Zugo, ha provato a motivare la scelta di Greg e chiuso la porta a Corvi: «Con lui nelle ultime settimane non abbiamo parlato»
ZUGO - Lo Zugo ha gettato la maschera. Assicurandosi pure Greg Hofmann, dopo aver già firmato Bachofner e Genoni, i Tori hanno ufficialmente ammesso di puntare a un futuro di primissimo piano. Da favoriti (o quasi) per il titolo. Sarà stata la loro ambizione - e non i quattrini - a convincere il 26enne attaccante a mollare il Ticino?
«Non penso sia solo una questione di soldi o di lunghezza del contratto - ha raccontato Reto Kläy, direttore sportivo alla Bossard Arena - Credo piuttosto che Hofmann abbia accettato la nostra offerta perché colpito dalla nostra filosofia. Gli abbiamo mostrato cosa siamo e quel che vogliamo diventare».
Una squadra da titolo.
«Sì, certo. Ma anche un club che, pur se ambizioso, crede molto nell'equilibrio. Il nostro obiettivo è primeggiare facendo coesistere giocatori affermati con giovani in rampa di lancio. Possibilmente provenienti dal nostro Settore giovanile».
Suri e Lammer vestiranno bianconero. In qualche modo le trattative con loro sono entrate nell'affaire-Hofmann?
«Per nulla. A Suri abbiamo offerto un rinnovo. Lui ha rifiutato senza comunicarci con quale club si sarebbe accordato. Certo, pensavo fosse il Lugano, ma la certezza - come voi - l'ho avuta solo con il comunicato ufficiale. Con Lammer è andata in maniera diversa. Gli abbiamo detto che per il suo ruolo stavamo valutando diversi candidati. Per questo gli abbiamo chiesto di aspettare qualche settimana. Non lo ha fatto e ha firmato con i bianconeri. Ma va bene così: sono professionisti, devono pensare ai loro interessi».
Sul mercato è rimasto un solo grande giocatore svizzero in scadenza: Enzo Corvi. Arriverà a Zugo?
«Con lui nelle ultime settimane non abbiamo parlato».