NATIONAL LEAGUEUn campionato in infermeria: come stanno Ambrì e Lugano?

LUGANO - Commozioni cerebrali. Rotture di legamenti. Embolie polmonari (!). Strappi e botte. Il campionato di National League si gioca (anche) nelle camere d'ospedale. E gli infortuni e gli acciacchi non hanno risparmiato nemmeno le due squadre ticinesi. Anzi. Sia Lugano che Ambrì hanno dovuto fare i conti con un'infermeria sempre piuttosto affollata. 

«Se qualcosa può andar male, andrà male». È il primo (e più conosciuto) assioma della Legge di Murphy. Una massima che ben si sposa con la situazione vissuta - e ora fortunatamente rientrata - in casa bianconera in questo avvio di stagione. Un avvio che è stato maledettamente complicato dagli infortuni in serie patiti da diversi pezzi pregiati dello scacchiere bianconero. Sono infatti undici i giocatori che hanno trascorso un tempo più o meno lungo ai box: praticamente metà squadra. Se ciò non bastasse il Lugano è stato spesso confrontato dalle assenze contemporanee di tre centri e diverse volte - per colpa della sfortuna che ha preso di mira prima Klasen (11 match saltati) e poi Lajunen (9) e Lapierre (3) - ha potuto schierare solamente tre stranieri in pista. Ora, come detto, il peggio sembra essere passato, anche se in infermeria rimangono pur sempre tre giocatori: il lungo degente Riccardo Sartori (operato all'anca a metà settembre), Luca Cunti, out da fine ottobre per un infortunio alla spalla, e Massimo Ronchetti, fermato dalla rottura di un metacarpo della mano. Il ritorno di quest'ultimo, ad ogni modo, pare imminente.

Anche l'infermeria biancoblù conta al momento tre pazienti. E tutti di ottima caratura. Quello che vi risiede da più tempo è Christian Pinana che ha saltato nove partite a causa della lussazione della spalla destra patita a fine ottobre. Il giovane difensore potrebbe rientrare già nel corso del weekend. È pure imminente il ritorno di un altro illustre infortunato. Ovvero Michael Fora che ha dovuto mordere il freno per cinque partite a seguito di un problema agli adduttori. Dovrà invece attendere ancora diverse settimane Matt D'Agostini che ha già dovuto alzare bandiera bianca in cinque partite per una frattura della vertebra lombare subita prima della pausa di novembre.  Già rientrati dopo infortuni lunghi sono Bryan Lerg - che ha praticamente "sostituito" nello scacchiere biancoblù D'Agostini - e il capitano Elias Bianchi.

Gli infortuni più frequenti del campionato sono - come da parecchio tempo a questa parte - le commozioni cerebrali. Un ferimento subdolo che non permette di prevedere una data di rientro precisa. Ne sa qualcosa lo Zurigo che per un colpo alla testa ricevuto la stagione scorsa non ha ancora potuto schierare il funambolico e sfortunatissimo Robert Nilsson. O il Berna che deve rinunciare a tempo indeterminato al difensore della nazionale Ramon Untersander (sole sei partite giocate) e che oggi ha annunciato la lunga assenza di Jan Mursak per un infortunio muscolare. E tra operazioni d'urgenza per appendicite (Lajunen) e  embolie polmonari (Cervenka), il campionato pare un grande ospedale. Al momento le squadre più incerottate sono il Ginevra (6)  e il Davos e lo Zurigo (5).  Ma quelli attuali sono solo la minima parte degli infortuni (alcuni anche seri) registrati in questa stagione (vedi box sotto). 

INFORTUNI ATTUALI E PRECEDENTI: