Facile puntare il dito

«Elogi e critiche? Uno deve andar dritto per la sua strada»
Arno Rossini: «Sommer non è e non sarà mai un problema».
«Elogi e critiche? Uno deve andar dritto per la sua strada»
Arno Rossini: «Sommer non è e non sarà mai un problema».
MILANO - Sommer non ha fatto un intervento perfetto, Akanji non è stato reattivo, Pulisic ha fatto gol. In tanti hanno riassunto l’ultimo derby di Milano nei concitati attimi che hanno coinvolto i due svizzeri. “Hanno sbagliato”, si è strillato, senza dar troppo peso agli errori che prima e dopo la rete del Milan hanno segnato indelebilmente la stracittadina. E senza ricordare come i due, a più riprese, quest’anno siano stati decisivi per le gioie nerazzurre. Questo è, quindi, il mestiere del calciatore: vivere sull’altalena tra critiche feroci e applausi scroscianti?
«Questo è il mestiere e i calciatori, soprattutto ad alto livello, sono bravi a svolgerlo - è intervenuto Arno Rossini - nel senso che gli elogi arrivano, le critiche pure, ma un giocatore non deve farsi toccare né dai primi né dalle seconde. Deve andar dritto per la sua strada».
Mica semplice.
«Ma sono affiancati da professionisti di altissimo livello che li aiutano a gestire i momenti. Le emozioni. Sommer, inoltre, in questo è molto esperto. Vedrete che l’imperfezione del derby non condizionerà le sue prestazioni future. Già in passato aveva sbagliato, era stato criticato e… aveva risposto subito da campionissimo. E poi, se permettete, alcune critiche non lasciano il segno anche perché non hanno senso…».
L’errore c’è stato.
«Sì ma non è stato così grande come molti hanno voluto far credere. Yann è stato bastonato per ignoranza. Anche Buffon, uno che di quel ruolo qualcosa capisce, ha difeso Yann. La realtà è che Sommer non ha fatto il massimo possibile, è vero, ma non ha fatto il suo lavoro pure chi ha lasciato tirare Saelemaekers completamente da solo, e anche Akanji che si è fatto beffare da Pulisic… Le colpe vanno divise tra molti».
Con Martinez fuori perché ancora scioccato dopo l’incidente in macchina costato la vita a una persona, Chivu deve considerare Sommer un problema?
«Chivu ha l’ultima parola, ma non è lui che valuta Yann. Come non è lui che valuta tutti gli altri giocatori. Al giorno d’oggi l’allenatore comanda una squadra di… tecnici. Il suo staff. Il preparatore dei portieri dell’Inter è Gianluca Spinelli, bravissimo. A lui tocca “testare” chi gioca in quel ruolo. Come altri professionisti allenano e valutano difesa, centrocampo e attacco. Il mister alla fine mette insieme tutte le informazioni che riceve e fa la formazione. Ma lo fa seguendo con attenzione quel che gli consigliano i suoi collaboratori. La risposta, comunque, è “no”. Sommer non è e non sarà mai un problema».









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