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CHALLENGE LEAGUE«Le ripartenze sono insidiose, lo abbiamo visto anche in Super. Thun e Baden ci diranno tanto»

25.01.24 - 21:16
Dopo una sosta senza scossoni, i granata di capitan Tosetti aprono le danze contro i bernesi: «La continuità è fondamentale»
TiPress/archivio
«Le ripartenze sono insidiose, lo abbiamo visto anche in Super. Thun e Baden ci diranno tanto»
Dopo una sosta senza scossoni, i granata di capitan Tosetti aprono le danze contro i bernesi: «La continuità è fondamentale»
«Pronti? Lo scopriremo sabato al Comunale. Al rientro è sempre 50-50, sono match difficili e da prendere con le pinze».
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BELLINZONA - Pronti, (ri)partenza, via. Dopo la Super tocca anche alla Challenge e al Bellinzona. I granata, arrivati con 23 punti al giro di boa - a -1 dal terzo posto grazie a un deciso cambio di passo da ottobre in poi - aprono le danze al Comunale contro il Thun dell'amico-rivale Mauro Lustrinelli. Ostacolo tosto per i ticinesi, che ospitano una delle due potenze del campionato cadetto. Già perché i bernesi, al pari del Sion - non a caso sono appaiate in vetta a quota 37 - nutrono legittime ambizioni e mirano al bersaglio grosso, dopo la retrocessione del 2020.

Il Belli come arriva al primo ballo del 2024?
«La preparazione è andata molto bene, abbiamo svolto anche un campo d'allenamento a Veronello e ne abbiamo approfittato per lavorare tanto - interviene il 31enne Matteo Tosetti, capitano dell’ACB - È stato un cammino d'avvicinamento diverso dal solito, più corto ma anche più intenso. Poi chiaro, è sempre dura dire esattamente come ci si arriva. Le amichevoli servono per mettere minuti nelle gambe. Se siamo pronti o meno per il Thun lo scopriremo sabato…».

La sfida nasconde parecchie insidie.
«Le ripartenze poi sono sempre difficili e da prendere con le pinze. Lo abbiamo visto anche in Super col Lugano. Diciamo che, nel complesso, le prime due partite (la seconda è la trasferta a Baden, ndr) ci diranno tanto sul girone di ritorno che “vogliamo” fare».

Da una parte potrebbe essere un bene affrontare subito con un test così probante.
«Magari è meglio incontrarli adesso, piuttosto che dopo una serie di 3-4 vittorie e con la fiducia al massimo, come per loro potrebbe essere tra due mesi. Però è davvero difficile da dire. Sarà banale ma sabato, al rientro, si parte 50-50. È il primo impegno e non sai mai esattamente chi ci arriva meglio. Anche se hai fatto delle buone amichevoli. Magari sbagli l'approccio e la partita si mette in salita. Va tutto molto veloce. Certo, guardando la classifica abbiamo un po' meno da perdere. Di base dovrebbero portare via punti a tutti. All'andata la squadra di Lustrinelli, mister molto furbo, è quella che ci ha messo più in difficoltà. Mentre col Sion, altra compagine che guardando la classifica c’entra poco con le altre, ce la siamo giocata. Lì abbiamo pagato per dei nostri regali».

Intanto a Bellinzona, fortunatamente, la pausa invernale non ha portato altri scossoni. Avanti con Benavente, Mario Rosas Montero e lo staff che tanto bene ha fatto negli ultimi mesi.
«È fondamentale andare avanti con continuità. Dal loro avvento c’è stata una svolta, senza cambiare giocatori. Magari ci si aspettava una conferma prima, ma è arrivata adesso e va bene così. Ci hanno fatto fare un clic a livello di allenamenti e risultati, che poi sono quelli che contano. Se si vuole costruire qualcosa di importante a medio termine bisogna gettare delle basi come queste».

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