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L'OSPITEDue Angeli in Federazione

30.08.17 - 14:26
Arno Rossini ha applaudito la nomina di Karl Engel e Angelo Elia nel comitato della FTC: «Hanno esperienza, carisma e personalità. Davvero hanno la possibilità di lasciare il segno».
Ti-Press
Due Angeli in Federazione
Arno Rossini ha applaudito la nomina di Karl Engel e Angelo Elia nel comitato della FTC: «Hanno esperienza, carisma e personalità. Davvero hanno la possibilità di lasciare il segno».
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GIUBIASCO - Negli scorsi giorni c'è stato un piccolo ma significativo cambiamento nel calcio ticinese. Nel comitato della FTC sono stati eletti due nuovi membri: Karl Engel e Angelo Elia. Ai due, ex sportivi che non hanno bisogno di alcuna presentazione, sarà chiesto di aiutare il pallone del nostro cantone a evolvere ulteriormente, a migliorare, guardando agli interessi dei piccoli e dei grandi insieme.

«In Federazione ora ci sono due Angeli in più - ha sottolineato divertito Arno Rossini - di nome e speriamo di fatto».

La loro nomina cambia qualcosa?

«Stiamo parlando di due professionisti. Il primo, Karl Engel, con un'esperienza enorme in tutti i ruoli del calcio: giocatore, allenatore, dirigente. Il secondo Angelo Elia, ottimo da calciatore, dove è arrivato fino in Nazionale. Sono uomini di campo, che sanno come va il calcio e cosa serve per migliorare».

Il calcio ticinese non è, come tanti dipingono, di nicchia?

«Ogni settimana il nostro pallone muove grandi numeri. Stiamo parlando di 102 squadre regionali, 75 di Seniori e 309 di Allievi. Poi ci sono anche gli arbitri: 250. In tutto nei weekend si sposta un esercito di 10'000 persone. Non si può certo definire piccolo questo numero».

Per alimentare tanta passione servono grandi sforzi.

«Sicuramente il nostro sport genera un grande indotto. Però molti club, soprattutto quelli più piccoli, per rimanere in piedi devono fare salti mortali. Senza un eroico volontariato...».

Torniamo ai due "Angeli". In che modo possono aiutare il movimento?

«Con le idee. Hanno esperienza, carisma e personalità. Davvero hanno la possibilità di lasciare il segno».

Potessi scegliere, quale sarebbe il primo cambiamento da fare?

«Aumenterei la percentuale di impiego del Tecnico regionale».

Davide Morandi?

«Esatto. Ha il compito di promuovere il nostro pallone e quello di seguire tutto il movimento, dalla scuola calcio in avanti. Il suo ruolo è fondamentale e non può essere fatto part-time. La sua occupazione dovrebbe passare dall'80% al 100%. E questo non è solo un mio cruccio: anche l'ASF auspica il tempo pieno per questa "figura"».

Che altro?

«Per il bene del nostro calcio, per seguire e supportare ogni praticante e appassionato, andrebbero sfruttati al meglio l'impegno e la competenza di tutti. Mi viene in mente il GISI (Gruppo istruttori Svizzera italiana) il quale, creato da Danilo Baranzini, si è mosso in diverse operazioni di sostegno».

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