Dominato Alexander Zverev, l'italiano ha ri-vinto gli Australian Open
Finale tirata, ma l'azzurro è stato perfetto nei punti chiave.
MELBOURNE - Jannik Sinner ce l'ha fatta: è riuscito a difendere il titolo agli Australian Open. Indicato in ogni angolo del mondo come il grande favorito alla vittoria finale, l'italiano non ha "tradito", battendo 6-3, 7-6(4), 6-3 Alexander Zverev e, così, andando a conquistare il suo terzo Slam della carriera.
Quella tra l'azzurro e il tedesco è stata a lungo una sfida equilibrata, tirata, una battaglia di nervi. Potentissimo, il 27enne numero due al mondo si è ovviamente affidato al servizio, scontrandosi però con la mobilità e la classe del rivale. E con la sua capacità di "prendersi" i punti decisivi. Il primo set è stato combattutissimo fino al settimo game. Lo strappo è arrivato all'ottavo quando, alla quarta palla break, Sinner ha trovato il guizzo che gli ha permesso di scappare. E di chiudere i conti, al gioco successivo.
Molto più incerto è stato il secondo parziale, con i due protagonisti che se le sono date di santa ragione fino al dodicesimo game, quasi senza concedere chance al momento del servizio (solo due palle break totali). Nel tie-break l'equilibrio è durato fino al 4-4, poi una "rete" ha aiutato l'italiano, smorzando la sua risposta e mettendo fuori causa Zverev. Punto e... nuova fuga per il pesantissimo 7-4.
Il terzo set si è invece deciso "prima": al sesto game. Quello nel quale Jannik ha piazzato il break che ha indirizzato definitivamente l'incontro. Il tedesco non è infatti più riuscito a rialzare la testa arrendendosi, dopo 2h45' a una nuova delusione. Già finalista agli US Open 2020 e al Roland Garros 2024 (superato rispettivamente da Thiem e Alcaraz), dovrà attendere ancora per vincere - se riuscirà a farlo - un Major. È cresciuto nel tempo, ha migliorato e "ampliato" il suo gioco, ma sulla sua strada trova sempre qualcuno più in forma o semplicemente più bravo.
Sinner, invece, ha saputo confermarsi a livelli stratosferici. Ha superato ogni difficoltà, ha convinto gli scettici... ha allungato il suo dominio sul circuito, prendendosi il secondo Slam consecutivo (dopo gli US Open 2024) e il terzo totale (bis a Melbourne). Il tutto in tre finali disputate. E a 23 anni. Non si può ancora considerare una dittatore, non è forse al livello dei big-three, ma ci sta lavorando.